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Livorno, lo strano caso del consigliere di FdI e dei gettoni di presenza pignorati. Lui: il Comune ha diffuso la notizia senza avvisarmi

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La notizia Alessandro Perini, agguerrito consigliere comunale di Fratelli d’Italia e fustigatore della giunta a guida Pd, l’ha ricevuta al telefono durante il viaggio di nozze in Giappone. «Ti hanno sbattuto in prima pagina», l’ha avvertito un amico. Si parla di un presunto debito con l’Agenzia dell’entrate per ventimila euro.

La notizia effettivamente c’è ed è pure in esclusiva e così il Tirreno, dopo averla verificata e aver chiamato telefonicamente l’interessato, la spara sulla locandina a caratteri cubitali: «Pignorati i gettoni al consigliere comunale».
Il problema però è un altro e riguarda la privacy. «Non solo non ho ricevuto alcuna cartella dall’Agenzia dell’Entrate e il Comune non mi ha avvertito della procedura di pignoramento ma ha aspettato che volassi in Giappone per la luna di miele – commenta Perini – per comunicare indebitamente un atto istituzionale a un quotidiano, violando la più elementare legge sulla privacy e impedendo a me di poter verificare ed eventualmente saldare la somma richiesta. Gli stessi giornalisti mi hanno confermato di essere in possesso del documento del Comune di Livorno. Sto tornando in Italia e la prima cosa che farò è presentare denuncia alla procura della Repubblica, perché siamo davanti a un evidente dossieraggio».

Il consigliere di FdI, alla ribalta delle cronache anche nazionali per le sue mozioni a favore di una via per Oriana Fallaci e per le sue indagini su presunte inadempienze dell’amministrazione, è convinto di essere vittima di un complotto politico. «Non ce l’ho con l’Agenzia dell’entrate – spiega Perini -. Si fa riferimento a un negozio che avevo con altri due soci e che abbiamo chiuso nel 2020 e se ci dovessero essere state dei problemi sarei pronto a pagare. Il fatto gravissimo è che il Comune ha avvertito i giornalisti e non il sottoscritto e io temo che lo abbia fatto apposta perché sono un personaggio scomodo. A questo punto si apre una questione: i dati dei cittadini livornesi che il Comune dovrebbe tutelare, sono al sicuro?».
In questa storia un po’ surreale c’è anche un altro elemento. Diversi esponenti della sinistra sui social parlano di killeraggio nei confronti del consigliere della destra.

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30 giugno 2025

30 giugno 2025

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