Home / Sport / L’Italia femminile di volley eguaglia il record di vittorie consecutive: 26, come tra il 2007 e il 2008

L’Italia femminile di volley eguaglia il record di vittorie consecutive: 26, come tra il 2007 e il 2008

//?#

La Nazionale dei record non si ferma più: ad Apeldoorn, ieri ha battuto 3-0 anche le padrone di casa dell’Olanda nell’ultima sfida della fase a gironi di Nations League ed è arrivata ai quarti di finale da prima in classifica (il 23 luglio sfiderà gli Stati Uniti nel remake della finale olimpica di Parigi), imbattuta e sempre più in testa al ranking mondiale. Dall’ultima sconfitta del 1° giugno 2024 (3-2 contro il Brasile a Macao) sono arrivate 26 vittorie di fila e due trofei: la Nations League e, soprattutto, l’oro a cinque cerchi di Parigi con appena un set perso. Eguagliato così il record di successi consecutivi che la Nazionale aveva segnato tra il 2007 e il 2008. Alla guida di quella squadra – due volte sul tetto d’Europa nel 2007 e nel 2009 – c’era Massimo Barbolini, tornato l’anno scorso in azzurro al fianco di Julio Velasco (che è anche stato suo testimone di nozze).

«È una grande soddisfazione – commenta il tecnico modenese – aver fatto e far parte di due gruppi che hanno messo assieme queste strisce vincenti. Due nazionali diverse, ma molto forti e questa nello specifico allenata da Julio Velasco ha eguagliato il record vincendo una Nations League e, soprattutto, il primo oro olimpico della storia del volley italiano». Un record che potrebbe essere battuto già il 23 luglio a Lodz, in Polonia, contro gli Stati Uniti: «La prossima partita sarà già un dentro o fuori e credo che il gruppo sia in grado di andare avanti e riscrivere questo record».

Un gruppo, quello azzurro, forgiato l’anno scorso da Julio Velasco dopo anni in cui non era riuscito a raccogliere risultati in proporzione alla qualità delle giocatrici espresse (con la coda polemica tra l’ex commissario tecnico Davide Mazzanti, Paola Egonu e altre senatrici escluse). «Penso che l’impronta di Julio sia determinante nel percorso intrapreso e credo che questa nazionale abbia i mezzi per andare avanti e continuare a vincere se saprà fare dell’umiltà, che ha contraddistinto l’ultimo anno, l’arma in più per vincere ancora, non solo questa estate ma anche in futuro».

Quella degli ultimi due anni è una Nazionale diversa, estremamente pragmatica e bella da vedere: un gioco a muro che toglie il respiro a qualsiasi avversaria, la possibilità di alternare nel ruolo di opposto Paola Egonu e Kate Antropova, il libero più forte del mondo e tante giovani schiacciatrici che stanno già accelerando il ricambio generazionale. Ed è un gruppo compatto, magari non formato da amiche, ma da campionesse che hanno imparato a condividere e a sacrificarsi l’una per l’altra. È stata questa, oltre a tutti gli aspetti tecnici e tattici, la rivoluzione silenziosa che Velasco e il suo staff (l’anno scorso c’era anche Lorenzo Bernardi) sono riusciti a portare in azzurro dove si è creato l’ecosistema perfetto perché tutte – chi gioca più e chi meno – remino nella stessa direzione. Perché una come Antropova giocherebbe titolare in tutte le Nazionali del mondo, ma è lì, sempre pronta (come sabato contro la Turchia) a entrare e fare la differenza. È questa la forza più grande dell’Italia di Julio Velasco. 

14 luglio 2025 ( modifica il 14 luglio 2025 | 10:29)

14 luglio 2025 ( modifica il 14 luglio 2025 | 10:29)

Fonte Originale