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Liste d’attesa nella sanità vergognose, basta proroghe per i balneari, salari troppo bassi: tutte le esortazioni della Corte dei Conti

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Liste d’attesa nella sanità “vergognose” per un paese civile, salari da elevare nella Pubblica amministrazione per tornare ad attirare talenti, basta con le proroghe per i balneari (che peraltro vanno protetti da eventuali infiltrazioni mafiose), preoccupazione per le rottamazioni della cartelle esattoriali. Sono questi i principali ammonimenti trasmessi al governo dalla Corte dei Conti. La magistratura contabile era impegnata in un rilevante appuntamento istituzionale nell’ambito dell’approvazione del Bilancio pubblico, ovvero nella requisitoria della Corte al Giudizio di parificazione del rendiconto generale dello Stato (che rappresenta l’atto con il quale il Procuratore generale della Corte dei Conti presenta le sue conclusioni motivate in merito alla conformità dei risultati del rendiconto con le leggi di bilancio).

Liste d’attesa per le visite vergognose
«E’ necessario rimettere al centro del villaggio salute il professionista sanitario (il medico e l’infermiere) in modo che, adeguatamente remunerato, possa essere determinante nei processi decisionali e di gestione delle strutture deputate alla cura. La rivalutazione del capitale umano risulterebbe anche funzionale all’abbattimento del vergognoso, per un Paese civile, fenomeno delle liste di attesa, garantendo al contempo la migliore uniformità delle prestazioni su tutto il territorio nazionale». E proprio sul tema delle “liste d’attesa”, aggiunge la Corte dei Conti, si deve “positivamente salutare l’accordo, che sembra finalmente raggiunto nella Conferenza Stato-Regioni, finalizzato al superamento, si auspica definitivo, del problema».

Spiagge: proroga balneari sia l’ultima, vigilare su mafie
Si «auspica che l’ulteriore congruo periodo di proroga» delle concessioni balneari «sia effettivamente l’ultimo e che si ponga in essere, nella fase delle gare, una scrupolosa vigilanza per evitare, o almeno contenere, l’infiltrazione della criminalità organizzata nelle procedure. Occorrerà un lavoro di costante sinergia tra magistratura, autorità amministrative e forze di polizia». È un altro dei temi affrontati dal procuratore generale della Corte dei Conti nella sua requisitoria. «In attesa di una valutazione delle autorità europee si deve notare la assai scarsa valorizzazione del principio della remuneratività della concessione per l’Ente concedente, principio che – sottolinea – non sarebbe certo distonico rispetto alla legislazione di contabilità pubblica, che per i contratti attivi richiede il ricorso al pubblico incanto allo scopo di massimizzare l’introito erariale».

Valutare tema salari nell’impiego pubblico, va reso più attrattivo
Altro tema legato al lavoro è quello dell’attrattività dell’impiego pubblico per i giovani, reso sempre meno appetibile soprattutto a causa dei bassi salari. «Le dinamiche salariali, dopo la lunga battuta d’arresto segnata dal blocco della contrattazione collettiva – ha detto il presidente di coordinamento delle Sezioni Riunite in sede di controllo della Corte dei conti Carlo Chiappinelli – hanno ripreso a crescere a un ritmo prossimo al tasso d’inflazione, peraltro in un quadro generale caratterizzato da repentini mutamenti legati a fattori esogeni; in tale non facile contesto il tema dei livelli salariali dovrà essere opportunamente valutato anche in una ottica di attrattività del settore pubblico rispetto al privato».
Lo Smart working nel pubblico
«Anche il tema del lavoro a distanza – ha aggiunto Chaippinelli – che dopo il periodo pandemico si è ben radicato con regole e modalità consolidate, dovrà essere attentamente valutato affinché le esigenze di conciliazione tra vita privata e lavoro dei dipendenti siano bilanciate da altrettante opportunità per le amministrazioni, finalizzate a perseguire una concreta flessibilità organizzativa, efficienza dei mezzi ed implementazione della digitalizzazione in un’ottica di tangibili miglioramenti nei servizi offerti alla collettività».
Su rottamazione preoccupante il tema delle tasse non saldate
«Importanti sono anche i versamenti riconducibili nell’esercizio alla rottamazione quater (5,4 miliardi di cui 3,2 erariali). Un risultato che, da un lato, evidenzia una adesione superiore al previsto al momento del varo della legge 197/2022 e, dall’altro, conferma la dimensione, certamente preoccupante, degli omessi versamenti delle somme dichiarate pari, in questo caso, al 49% di quelle già scadute a fine 2024». Così si è espresso il Presidente di coordinamento delle Sezioni Riunite in sede di controllo della Corte dei conti, Enrico Flaccadoro, nella relazione al Giudizio di parificazione per l’esercizio finanziario 2024.

Sulla difesa per Italia scelte difficili con alto deficit
In tema di spese per la difesa, «per l’Italia si tratterà di fare scelte in linea con la partecipazione agli organismi internazionali ma comunque difficili stante la situazione di deficit di bilancio ancora consistente e il contesto ancora lontano dalla ipotesi di costruzione di un sistema di difesa europea», ha detto ancora Silvestri nella sua requisitoria.
Silvestri ha ricordato che in un quadro macroeconomico «assai instabile, su cui pesa in maniera determinante lo scenario internazionale ancora più complesso rispetto allo scorso anno», «rimane di attualità il tema dei finanziamenti al settore della difesa». E «con il rischio di una espansione del conflitto russo ucraino ai limitrofi paesi aderenti alla Nato, l’adesione all’alleanza atlantica vieppiù impone delle riflessioni sul tema delle spese militari».

Pnrr, complessità controlli antifrode: la Corte dei Conti invita a “riflettere”
«La complessità e diversificazione che caratterizzano attualmente il sistema dei controlli antifrode dei fondi europei e del Pnrr rendono utile una riflessione strutturale e sistemica a livello nazionale», ha aggiunto il procuratore generale della Corte dei Conti, Pio Silvestri. “È auspicabile rendere più semplici e standardizzate le procedure di controllo, sia nazionali che europee, tramite minori sovrapposizioni di competenze, che consentirebbero anche di accrescere la capacità ammnistrativa delle strutture deputate ai controlli. Sotto altro aspetto – ha aggiunto – , una maggiore organicità nel monitoraggio e regole più definite sull’ammissibilità delle spese potrebbero creare presupposti di maggiore certezza per un impiego più esteso e programmato delle risorse». 

26 giugno 2025

26 giugno 2025

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