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L’invasione di grilli in Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna. L’esperto: «Fastidiosa, ma non preoccupante». Ecco i rimedi

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Un «canto» di sottofondo sta accompagnando – più degli scorsi anni – le serate di molti cittadini, dalla Lombardia all’Emilia-Romagna, con picchi anche in Veneto. A produrlo sono i tanti grilli, che «sfregando nelle nostre case e tra le nostre strade le ali anteriori cercano di attirare i partner», spiega Lorenzo Bazzana, entomologo e responsabile economico di Coldiretti. Una presenza che, dai primi giorni di agosto, sta diventando sempre più consistente persino in città. Ma che, «per quanto rappresenti un’invasione fastidiosa, non deve assolutamente preoccupare», rassicura l’esperto. 

Lorenzo Bazzana, cosa sta succedendo?
«C’è una presenza ritenuta “anomala” di grilli. Noi, in qualità di Coldiretti, abbiamo ricevuto molte segnalazioni. Ciò che ci ha stupiti è che a farle sono stati non solo gli agricoltori, ma anche i cittadini. Questo significa che hanno invaso anche i centri abitati e che non sia un fenomeno limitato alle campagne». 

Dove i picchi più alti?
«Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna». 

Perché?
«Il motivo va rintracciato nel clima. Quello che ci siamo lasciati alle spalle è stato un inverno non troppo rigido, di conseguenza molti esemplari sono sopravvissuti alle alte (ma non troppo) temperature. E solitamente questo non accade. L’autunno umido, poi, non ha aiutato. Ed eccoci arrivati all’estate». 

Quali pericoli rappresentano questi animali?
«Nessuno, per l’uomo e le colture. Sono insetti assolutamente innocui. Certo, magari, possono dare fastidio, soprattutto perché cercano di entrare nelle nostre case. Ma sono solo in cerca di cibo».

Allora, cosa fare per tenerli lontano dalle abitazioni?
«I rimedi sono quelli classici, usati per tutti gli insetti: zanzariere, finestre chiuse, repellenti. Ma, in realtà, basterà aspettare ancora un pò…». 

Cioè?
«È questione di settimane. Per settembre sicuramente la situazione sarà notevolmente migliorata, perché gli esemplari adulti inizieranno a morire con l’aumento delle temperature». 

E poi?
«L’inverno deciderà le sorti della prossima estate. Se farà molto freddo non ci ritroveremo nella situazione di quest’anno». 

9 agosto 2025

9 agosto 2025

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