
«Qui a Salorno non c’è nessun «allarme rosso». Prima di fare determinate affermazioni bisogna informarsi e conoscere il territorio di cui si parla. Altrimenti si creano paure che non hanno senso». Risponde così Roland Lazzeri, il sindaco del piccolo paese dell’Alto Adige additato come «un altro comune assaltato da realtà islamiche» dall’europarlamentare leghista Anna Maria Cisint. «È sbagliato mettere in cattiva luce una comunità come la nostra di Salorno», aggiunge il primo cittadino.
Il corso di lingua araba
Tutto è partito da alcuni volantini che promuovevano un corso di arabo gratuito e aperto a tutti, organizzato dall’Associazione musulmani di Salorno. «Si tratta di un corso di lingua con un paio d’ore dedicate al Corano, ma la religione non centra nulla – spiega Lazzeri –. Si vuole insegnare la lingua per unire la comunità e creare una società che procede insieme, non in direzioni opposte. Noi a Salorno siamo un paese molto avanti rispetto ad altri sull’integrazione. Dialoghiamo da decenni e la comunità islamica è integrata. È un lavoro costante per capire e per far capire le regole del luogo in cui si vive. Solo con il dialogo si riesce a trovare collaborazione. Anche perché l’integrazione non cade dal cielo, ma bisogna lavorarci, tutti si devono impegnare».
L’allarme di Cisint
Eppure secondo Cisint ci sarebbe un vero e proprio allarme: «I radicalizzati vogliono entrare in casa nostra non solo per imporre la Sharia, ma anche per sovvertire il nostro sistema democratico, sostituirci e governarci. E lo faranno attraverso moschee e scuole coraniche, come sta accadendo a Salorno». Parla di «indottrinamento puro» e si rivolge agli italiani chiedendo loro di svegliarsi e di non concedere «margini e spazi a chi vuole sradicare la nostra cultura e la nostra civiltà. È tempo di dare valore alla nostra storia, alla nostra identità, quella che la sinistra vorrebbe svendere in cambio di qualche manciata di voti».
La smentita del sindaco
Da parte sua, il sindaco di Salorno ribadisce: «Prima di mettere in giro informazioni di questo genere bisogna sapere di cosa si sta parlando e non fare affermazioni senza alcun fondamento. Anche perché stiamo parlando di un’associazione formata da 20/30 membri al massimo e il cui responsabile è una persona pacata e ben voluta». Dalla pagina Instagram dell’associazione musulmana si possono vedere tutte le iniziative che portano avanti, come serate a base di cibo e musica, ma anche un corso di italiano base.
9 agosto 2025
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