
È una strategia di marketing che sino a pochi anni fa funzionava perfettamente: Elon Musk — il «visionario» — annunciava nuovi modelli e tecnologie rivoluzionarie che regolarmente debuttavano con un discreto ritardo ma che colpivano nel segno, anche per l’attesa creata intorno. I tempi sono cambiati per Musk, finito per mesi in copertina non per le automobili, anche perché la concorrenza è diventata spietata, quella cinese in primis. Questo non toglie interesse per i nuovi modelli annunciati dalla Casa californiana, soprattutto perché non se ne vedono da parecchio.
Le Tesla low cost
Il primo lancio, rimandato da fine 2024 al 2026, dovrebbe riguardare le auto low-cost derivate da Model 3 e Model Y. Ma non è chiaro se si tratti di due versioni dalle dimensioni più piccole rispetto ai modelli originali o se siano semplicemente delle varianti economiche. Il fatto che alcuni parlino di uno di questi modelli come Model Q, un nome inedito, fa pensare effettivamente a un’auto nuova, ma le dichiarazioni di Elon Musk sulla Model Y accessibile in arrivo spingono in molti a pensare che l’operazione Tesla si limiti semplicemente a puntare su una fascia di mercato inferiore, con prezzi tra 30 mila o 35 mila dollari. Quanto all’ormai mitologica Model 2 —da 25 mila euro — pare rimandata a data da destinarsi.
Obiettivo robotaxi
È certo che si stia preparando la produzione del Cybercab, il veicolo a guida autonoma senza pedali e volante, col quale la Casa proporrà il servizio di robotaxi, per ora praticato in via sperimentale con alcune Model Y modificate. Di recente è stata confermata la Roadster, sportiva attesa da anni che dovrebbe vedere la luce a breve (salvo ripensamenti). Si tratta di un modello costoso e di nicchia, che non regalerà grandi numeri alla Casa, ma che rappresenta un segnale chiaro del fatto che Tesla è ancora un’azienda che produce automobili. Un’affermazione non scontata, visto che più volte Musk ha detto che nel futuro del marchio vede soprattutto intelligenza artificiale e robot umanoidi.
Il nuovo pick-up
Altre voci insistenti — riattizzate da una recente intervista del vicepresidente dell’ingegneria di Tesla Lars Moravy —riguardano un pick-up più piccolo del Cybertruck: non si sa se avrà un design simile o adotterà un aspetto più tradizionale, ma è un modello che potrebbe aiutare Tesla ad aumentare i volumi. Infine, la situazione dei modelli sul mercato: salvo sorprese dell’ultima ora, usciranno di scena Model S e Model X in Europa mentre è da capire cosa Tesla voglia fare della Model 3 presentata in una versione dal prezzo accattivante e con autonomia da oltre 800 chilometri e della Model Y, rinnovata a inizio anno, nella variante a passo allungato e abitacolo a 6 posti. Per ora sono disponibili solo in Cina, si vedrà.
7 agosto 2025 (modifica il 7 agosto 2025 | 10:59)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
7 agosto 2025 (modifica il 7 agosto 2025 | 10:59)
© RIPRODUZIONE RISERVATA