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Le elezioni in Toscana e il «caso Firenze»: Pd primo partito, ma perde 25 mila voti nel fortino. Funaro: «Serve una riflessione»

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Nel Pd si è aperto il «caso Firenze». Giani ha vinto bene, il campo largo anche, il Pd a livello toscano o si è confermato sugli (alti) livelli del 2020, ma a Firenze i dem hanno fatto segnare solo il 27,7% di consensi, molto lontano dalle consuete percentuali, tre punti sotto al voto di un anno fa per Funaro, addirittura 11 punti sotto il voto per le regionali 2020.

Un dato che ha più cause, dalla cannibalizzazione da parte della lista Giani-Riformisti, a qualche voto in uscita per Bundu o Avs, dall’alta percentuale di astensione, ma che secondo alcuni degli stessi dem è frutto dello scarso dinamismo e protagonismo del partito cittadino e del primo anno di amministrazione Funaro in Palazzo Vecchio

Di sicuro, analizzando la geografia della città e le zone in cui si sono registrate criticità per la sicurezza, i cantieri, l’overtourism, in molte sezioni il Pd è stato superato, a volte anche nettamente da Fratelli d’Italia (che in queste sezioni è il primo partito), e quasi ovunque paga le ottime performance degli alleati, sia al centro con la casa dei Riformisti, che a sinistra con Avs. Un Pd fiorentino che al tempo stesso conferma alcune delle sue roccaforti storiche, in quei seggi che il Pds-Ds-Pd prendeva a campione per capire come sarebbe andata la consultazione elettorale.

Le elezioni in Toscana e il «caso Firenze: Pd primo partito, ma perde voti. E FdI pianta qualche bandierina

Così, dati alla mano, se è vero che in città il Pd resta saldamente il primo partito con il 27,7% dei voti contro il 22,8% di Fratelli d’Italia e che la coalizione Giani ha vinto praticamente in ogni sezione con Casa Riformista che in molte sezioni ha superato il 15% e in alcune è arrivata fino al 20%, in centro Fratelli d’Italia spesso surclassa i dem, lo stesso avviene in piazza Santo Spirito, ma anche via Solferino, accanto a Corso Italia, lì dove si trovava l’ex Teatro Comunale e adesso ci sono anche i «cubi neri» (in lungarno Vespucci vince sempre FdI). FdI vince in via della Scala, zona baricentrica tra la Stazione e via Palazzuolo, da tempo al centro di fenomeni di degrado e problemi di sicurezza, e ancora i meloniani superano il Pd in alcune delle aree cantierizzate o vicino alla tramvia come in via Lorenzo il Magnifico, o viale Mazzini o a Badia a Ripoli ed anche nelle zone residenziali di San Domenico e Salviatino o di via Masaccio-piazza Savonarola il Pd resta indietro.

Nei seggi campione, via della Chiesa per l’Oltrarno, viale Giannotti per Gavinana, a due passi dal circolo Vie Nuove, ma anche dal Cpa e adesso dai cantieri della tramvia, in via San Bartolo a Cintoia, al Galluzzo, in viale Morgagni per la zona Dalmazia-Rifredi, in via di Novoli e a Brozzi in piazza Primo Maggio invece il Pd vince sempre — tranne che a Novoli dove segna il 19% contro il 32% di FdI — con percentuali che vanno dal 24% dell’Oltrarno al 33% del Galluzzo, al 39% di viale Giannotti, al 31% a Brozzi o al 32% di viale Morgagni e nella «rossa» San Bartolo a Cintoia stacca di 12 punti Fratelli d’Italia. 

In attesa di capire in profondità i motivi del risultato, anche la sindaca Sara Funaro si interroga. «Su Firenze, lo abbiamo visto dai dati, abbiamo perso tre punti percentuali come Partito democratico. Questo ci dovrà portare a una riflessione e a un’analisi più approfondita, consapevoli che ci sono temi in città da affrontare ma consapevoli, anche, che dobbiamo fare una riflessione insieme al partito cittadino», ha detto ai giornalisti. Funaro ha sottolineato che «nei prossimi giorni avvieremo questa riflessione e poi prenderemo quelle che sono le decisioni e le scelte politiche conseguenti alla riflessione» e sull’astensione ha aggiunto: «È chiaro che su questo noi dobbiamo lavorare per fare in modo che i cittadini si sentano parte attiva e che tornino il più possibile a votare».

Funaro ha voluto sottolineare la vittoria di Giani — «Nella nostra regione abbiamo avuto una vittoria netta del nostro presidente e questa è la prova della risposta del buon governo di questi cinque anni» — e infine si è congratulata con «la candidata Bundu perché ha avuto un risultato importante. È chiaro che ci sono delle leggi che portano a una risposta che entra nella logica complessiva», cioè al fatto che la sua lista sia rimasta esclusa dal consiglio regionale a causa dei paletti posti dalla legge elettorale della Toscana. 


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15 ottobre 2025 ( modifica il 15 ottobre 2025 | 06:54)

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