Larry Ellison è diventato l’uomo più ricco del mondo, ponendo fine al regno di Elon Musk durato quasi un anno. La fortuna di Ellison è salita a 101 miliardi di dollari alle 10:10 di mattina a New York (16.10 ora italiana), dopo che la sua Oracle ha reso noti i risultati trimestrali che hanno superato le aspettative asserendo che ci sarà un’ulteriore crescita da qui ai prossimi mesi. L’aumento ha portato il suo patrimonio totale a 393 miliardi di dollari, superando quello di Musk che si attesta a 385 miliardi di dollari, secondo il Bloomberg Billionaires Index. Si tratta del più grande incremento giornaliero mai registrato dall’indice.
Il rally di Oracle
Ellison, 81 anni, co-fondatore di Oracle e ora presidente, ha la maggior parte del suo patrimonio netto investito nell’azienda di software per database. Le azioni di Oracle, che avevano già guadagnato il 45% quest’anno fino alla chiusura di martedì, sono balzate del 41% mercoledì, dopo che l’azienda ha registrato un forte aumento delle prenotazioni e ha presentato prospettive rosee per la sua attività di infrastrutture cloud. Si tratta del più grande rialzo giornaliero di sempre per l’azienda.
Il contratto con il Pentagono
Oracle sta anche lavorando a un progetto per facilitare l’accesso al mercato del Pentagono anche alle piccole aziende tecnologiche, che fino a oggi hanno riscontrato grandi limiti. Ma è tutto il mondo della Silicon Valley a essere interessato. Come dimostra l’arruolamento dei dirigenti di Meta, Palantir e OpenAI. L’obiettivo di tutto questo è chiaro: modernizzare le forze armate facendole familiarizzare con gli strumenti di intelligenza artificiale. Il progetto si chiama Oracle Defense Ecosystem ed è facile capire chi lo abbia lanciato. «Possiamo offrire a queste aziende un percorso semplice per accedere al mercato della difesa», ha spiegato il vice presidente del cloud di Oracle, Ran Waldron. «Siamo in grado di scoraggiare e vincere il prossimo conflitto basandoci sulla qualità della nostra tecnologia».
La piattaforma Cloud per la Difesa
Uno degli obiettivi principali del progetto è di instaurare la propria piattaforma di cloud computing dentro il Pentagono, incentivando le aziende a utilizzarlo. La lista attuale conta società come IA Blackshark.ai, SunsuQ, Metron e Arqit. Oracle permetterà di usufruire dei suoi uffici e della sua esperienza in materia, con alcuni sconti sulla piattaforma cloud e di intelligenza artificiale di Palantir Technologies così come su NetSuite, il software aziendale di Oracle.
Il suo profilo
Nella sua brevissima biografia sul sito ufficiale di Oracle, oltre a citare in tredici parole il suo ruolo nella compagnia, si legge anche che «pratica anche la vela, guida aerei, gioca a tennis e suona la chitarra». Le sue imprese personali e professionali, però, sono molto più di questo. Nato nel 1944 nel Bronx da madre single (il padre biologico era un pilota militare italo-americano), a nove mesi fu adottato dagli zii, da cui ha preso anche il cognome: il padre adottivo, un russo immigrato negli Usa, ha deciso di cambiarlo in Ellison come tributo al luogo che per la prima volta lo ha «accolto» negli Stati Uniti, cioè Ellis Island. Dopo avere mollato il college, un giovanissimo Ellison ha cominciato a imparare sul campo la professione dello sviluppatore. Nei primi anni Settanta è arrivato il primo progetto: la realizzazione di un database relazionale per conto della Cia. Nome in codice: Oracle (ne ha scritto qui Velia Alvich).
Possiede il 40% dell’azienda
Il successo di Oracle — di cui non è più il ceo dal 2014, ma solo presidente e chief technology officer, oltre a possedere più del 40% delle azioni dell’azienda — non è l’unica impresa professionale e personale nella quale ha lasciato il segno. Dal 1997 al 2002 è stato anche a capo del consiglio di amministrazione di Apple. E nel 2018 è entrato anche nel cda di Tesla, di cui aveva già comprato azioni per tre milioni di dollari. E nel 2023 è stato uno dei primi a investire in OpenAI. Insomma, la maggior parte delle volte sa in che direzione sta soffiando il vento (a parte piccole defaillances, come l’avere comprato azioni della truffaldina Theranos).
Il progetto Stargate
Oracle si sta giovando per la verità anche del sodalizio che lo stesso Ellison ha costruito negli ultimi mesi con Donald Trump. A gennaio dalla Roosevelt Room della Casa Bianca, il presidente degli Stati Uniti svelò «il più grande progetto infrastrutturale di intelligenza artificiale della storia». Una joint venture che va sotto il nome di Project Stargate, formata da tre colossi del settore (ne abbiamo scritto qui). I cui rappresentanti erano lì, sorridenti, accanto a lui: il ceo di OpenAI Sam Altman, appunto Ellison e il ceo di Softbank Masayoshi Son. Le tre aziende — insieme a un quarto investitore, il fondo degli Emirati Arabi Mgx — investiranno 500 miliardi di dollari (di cui 100 subito e il resto nei prossimi quattro anni) per la creazione di data center e infrastrutture di calcolo necessarie per «garantire la leadership americana nell’Ai».
Le difficoltà con Tesla
Le azioni di Tesla, al contrario, sono scese del 13% quest’anno. Il consiglio di amministrazione dell’azienda ha proposto un ingente pacchetto retributivo per Musk che, se riuscirà a raggiungere una serie di obiettivi ambiziosi, potrebbe renderlo il primo triliardario al mondo.
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10 settembre 2025 ( modifica il 10 settembre 2025 | 18:38)
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