
I turisti provenienti da tutto il mondo si sentono spaesati. Si guardano intorno e non credono ai loro occhi. Largo Maradona, che ospita lo storico murale del calciatore argentino, non è più accessibile. Il piazzale, ex garage di privati, è stato di fatto chiuso dagli stessi proprietari, esausti, dicono, di essere additati come disonesti e non rispettosi delle regole.
Antonio Esposito, noto come Bostik, si dice infatti «stanco, deluso e rassegnato». Per questo ha deciso di chiudere Largo Maradona per protesta contro «le continue repressioni ed impossibilità di salvare il quartiere per contrarietà delle istituzioni».
I proprietari del suolo, infatti, dopo l’intervento della polizia municipale dei giorni scorsi, che ha visto il sequestro di un furgoncino, hanno spiegato di essere in possesso solo di una licenza d’ambulanti. Licenza che non permetterebbe loro di vendere in pianta stabile gadget, magliette e quant’altro. Ad occuparsi del caso è l’avvocato Angelo Pisani che spiega: «Nessun sequestro di merce a largo Maradona, che tra l’altro è un’area privata, dopo un blitz della polizia municipale nel Quartieri Spagnoli, che nel caso del murale di Maradona ha riguardato solo una contravvenzione e sequestro del furgoncino ambulante che sarà opposta innanzi alle autorità competenti, ma non il Largo Maradona – commenta -. La legalità è un nostro obiettivo come la sicurezza e sviluppo del quartiere, ma troviamo triste che anziché valorizzare strade che per anni sono state oggetto di degrado o criminalità e oggi sono illuminate dai residenti e e con l’impegno dei commercianti, le istituzioni non si attivino per favorire tali iniziative».
Pisani rimarca che «al momento il furgoncino di largo Maradona è dotato di un’autorizzazione ambulante, che dispone lo spostamento ogni 4 ore circa. Ma il mezzo non si puo spostare, per l’enorme afflusso di persone, e sospende solo la vendita per rispetto delle regole. Abbiamo però già avviato la pratica per la regolarizzazione, e per trasformare l’area in zona di tipo mercatale. Attendiamo con fiducia le risposte della Camera di Commercio. Vorremmo sostegno dalle istituzioni, e non repressione. Questa zona è diventata fiore all’occhiello di Napoli solo grazie all organizzazione del murales».
Intanto la zona resta inaccessibile. Negli ultimi anni Largo Maradona è diventato luogo di ritrovo per migliaia di turisti e appassionati di calcio. Ogni giorno centinaia se non migliaia di persone convergono sul luogo, arrampicandosi lungo i Quartieri Spagnoli, proprio per ammirare il grande murale. Un luogo divenuto talmente ricercato da creare sviluppo anche in tutti i vicoli adiacenti. Da oggi, e non si sa ancora per quanto, l’accesso però è negato .
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15 ottobre 2025 ( modifica il 15 ottobre 2025 | 13:00)
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