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L’ansia da separazione nei gatti: anche il micio sente la nostra mancanza

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I nostri gatti sentono la nostra mancanza, soffrono la solitudine, ma soprattutto avvertono i cambiamenti, anche dell’ambiente, delle ritualità, le abitudini, le attenzioni a loro dedicate. Ecco che la noia ha il sopravvento, poiché noi siamo la loro prima fonte di curiosità e intrattenimento, individui da studiare e da osservare durante le varie faccende quotidiane.
I gatti ci osservano spesso, anche quando meno ce lo aspettiamo, magari nascosti dietro a una porta e nell’angolo di una stanza.

«In molti casi – spiega Elena Angeli, psicologa psicoterapeuta, Consulente della Relazione Felina, su Instagram @lapsicologadeigatti – si può parlare di ansia da separazione o sindrome da abbandono, un disturbo comportamentale che nasce dalla solitudine, e dalla noia specialmente in un ambiente privo di stimoli, o dal distacco dal proprio proprietario: uno stato di disagio che può influenzare seriamente la vita del gatto».

  
Come si manifesta?
«I segnali possono variare da gatto a gatto, ma generalmente in una condizione di stress il linguaggio felino ha caratteristiche riconoscibili:
Miagolii insistenti, leccamento compulsivo, perdita d’ appetito, eliminazioni inappropriate fuori dalla lettiera, comportamenti distruttivi, aggressività, apatia, desiderio di nascondersi».
  
Quali sono le cause principali?
«Alcuni gatti soffrono di ansia da separazione più di altri, così come noi umani. Anche i gatti infatti hanno il loro temperamento e la loro personalità: alcuni sono più richiedenti di attenzioni, altri un pò meno. Anche la tipologia di vita che il gatto trascorre può fare la differenza: gatti che hanno la possibilità di uscire sentiranno probabilmente meno la mancanza della figura di riferimento umana rispetto ai gatti che vivono esclusivamente in appartamento».
  
Cosa può fare chi possiede gatti?
«Intanto cerchiamo di non lasciare il nostro amico a quattro zampe troppo tempo senza di noi, soprattutto per molti giorni consecutivi, in quanto la condizione di noia e di solitudine può farsi per il gatto estremamente dolorosa. Il meccanismo di abituazione nel felino funziona poco, ma può comunque essere utile ad abituarlo gradatamente a gestire la solitudine anche in nostra presenza. Può essere utile anche lasciargli a rotazione dei giochi di auto-intrattenimento che lo inducano ad attività interattive anche in nostra assenza».

E in questo periodo di viaggi, partenze e cambi di località?
«Durante le vacanze è preferibile lasciarlo stanziale nel proprio territorio più che in pensione, dove dovrebbe confrontarsi con umani sconosciuti, un nuovo ambiente abitato da altri simili. Nella eventuale scelta di un cat sitter assicuriamoci che l’intervento non si riduca esclusivamente alla pulizia delle lettiere e al riempimento della ciotola, ma anche a due momenti giornalieri dedicati allo stimolo al gioco. Se lo stato di stress diventasse ripetitivo, sarà consigliabile affidarsi al consiglio di un esperto, oltre all’utilizzo di feromoni sintetici che possono certamente essere d’aiuto».

23 giugno 2025 ( modifica il 23 giugno 2025 | 10:52)

23 giugno 2025 ( modifica il 23 giugno 2025 | 10:52)

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