
Un altro passo verso l’avvio di un comparto, quello dei voli suborbitali, che necessita di infrastrutture, regole e tecnologie. E che vedrà nello scalo di Grottaglie un hub europeo per i decolli orizzontali.
Mercoledì scorso, nell’abito della 42esima assemblea Icao (organizzazione internazionale per l’aviazione civile) in corso a Montréal è stata sottoscritta una dichiarazione di intenti tra Enac e Faa (amministrazione federale dell’aviazione Usa) per lo sviluppo del trasporto aerospaziale alla presenza di Edoardo Rixi, viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. Presenti alla firma anche Pierluigi Di Palma e Alexander D’Orsogna, rispettivamente presidente e direttore generale di Enac, e per la Faa, Chris Rocheleau (deputy administrator) e Minh Nguyen (acting deputy associate administrator commercial space).
«La firma della dichiarazione di Intenti tra Faa ed Enac sul trasporto spaziale suborbitale – ha detto Rixi – rappresenta un passo decisivo nella cooperazione tra Italia e Stati Uniti e contribuisce all’avanzamento del progetto dello spazioporto di Grottaglie. Lo scalo tarantino è un’infrastruttura con un potenziale destinato a favorire innovazione tecnologica, attrazione di investimenti e sviluppo occupazionale. L’intesa definisce un percorso verso regole condivise e pone le basi per un futuro accordo bilaterale, consolidando il ruolo del nostro Paese nella nuova economia dello spazio».
In definitiva, già da tempo Enac (con Adp) sta mettendo a punto il sistema delle regole del comparto. Perché qualsiasi decollo o atterraggio che avverrà a Grottaglie deve soddisfare protocolli compatibili con gli Usa che, allo stato attuale, è il leader nel settore. Il percorso non è semplice, occorre tempo e soprattutto fornirà le indicazioni per poi avere le specifiche infrastrutturali. Sul piatto ci sono 70 milioni che la Regione Puglia ha stanziato con i fondi Fsc 2021-27: l’aerostazione e i sistemi tecnologici dipendono dalle disposizioni che saranno fornite su sicurezza, carburanti, linee di volo e prescrizioni complessive.
«È un nuovo passo concreto – ha aggiunto Di Palma – verso il trasporto aerospaziale, nel più ampio orizzonte di cooperazione già consolidato tra Enac e la Federal Aviation Administration. Ringrazio il viceministro Rixi per il supporto attivo a questo percorso, grazie al quale l’Italia, anche attraverso lo spazioporto di Grottaglie, si prepara a divenire un riferimento europeo per i voli suborbitali». «È un nuovo capitolo della sinergia già consolidata Enac e Faa – ha concluso D’Orsogna – strategica per un framework regolamentare condiviso che crea condizioni favorevoli per l’attivazione delle operazioni suborbitali da entrambe le sponde dell’Atlantico».
Già a dicembre scorso sera stato siglato, a Washington, l’accordo di cooperazione tra l’Enac e Virgin Galactic (fondata da Richard Branson), con Aeroporti di Puglia e con il supporto della Regione Puglia, finalizzato a uno studio di fattibilità «che possa definire le condizioni per svolgere le operazioni suborbitali commerciali di Virgin Galactic in Italia, utilizzando lo spazioporto di Grottaglie, a partire dal breve-medio termine e segnando un passo significativo per l’Italia nel settore del volo suborbitale». Come passaggio concreto c’è lo studio, il cui primo step è atteso entro fine 2025, che valuta i requisiti tecnici per le operazioni di volo spaziale suborbitale dallo scalo pugliese.
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26 settembre 2025 ( modifica il 26 settembre 2025 | 08:00)
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