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L’Alfa Romeo Tonale si rinnova: tutti i dettagli del Suv ibrido che non rinuncia al diesel

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Pisa — «Mi fido della mia Alfa, perché fa quello che voglio io». Presenta così la nuova Tonale, Santo Ficili, da un anno al timone dello storico marchio Stellantis (e direttore operativo di Maserati dopo aver passato il timone di Ceo a Jean-Philippe Imparato). La presenta come un’auto destinata a molti, ma non a tantissimi, non pensata cioè per «fare volumi» — ossia raggiungere numeri di vendite da mercato di massa (incarico affidato ad altri brand del gruppo, a partire da Fiat) —, ma per soddisfare le esigenze di una clientela ristretta ma ancora esistente, che — sostiene il manager – «cerca questo tipo di prodotto e vuole il piacere di guida, la brillantezza del comportamento su strada, la capacità di entrare in curva e fermarsi in sicurezza». È la risposta giusta a questi desideri, la Tonale? Non restava che mettersene al volante sulle belle strade toscane tra Pisa e Volterra per capirlo.

«Mai un computer su ruote»

Prima di affrontare il tema è però necessaria una premessa. La Nuova Tonale, che succede a quella lanciata nel 2022, è stata sottoposta a un delicato trattamento estetico dal team di designer guidato da Alejandro Mesonero, che ne ha aggiustate le proporzioni, affinato il frontale spostando la targa al centro e, soprattutto, aumentato la «fisicità» della presenza su strada, grazie anche all’intervento dei tecnici che ne hanno allargato la carreggiata di circa un centimetro: poca cosa in apparenza, ma che, unita al nuovo disegno dei cerchi forati da 19 o 20 pollici, rende il Suv prodotto a Pomigliano d’Arco «un po’ più Alfa Romeo» rispetto alla versione precedente. Piccoli altri interventi contribuiscono al risultato finale: il nuovo scudetto anteriore, ispirato a quello della 33 Stradale, per esempio, così come l’inedita rotella di selezione delle marce, adottata all’interno al posto della leva precedente, e la disponibilità di nuovi e brillanti colori, come il Rosso Brera, il Verde Monza e il Giallo Ocra. Senza dimenticare la linearità di plancia e comandi, dove non si è voluto eccedere con le dimensioni degli schermi (da 12,3 pollici per la strumentazione e 10,25 per l’infotainment), perché «un’Alfa Romeo non sarà mai un computer su ruote».

Ibrida sì, ma anche diesel

Parlando di Alfa, però, non si può prescindere dai motori e in questo campo non manca una sorpresa: nonostante sia stato abbandonato da molti, Stellantis ha preferito mantenere nella gamma della Tonale il suo turbodiesel 1.3 da 130 cavalli, abbinato a un cambio a doppia frizione a sei rapporti, perché esiste ancora una domanda per questo tipo di propulsore e sarebbe assurdo che chi ne dispone rinunciasse a soddisfarla. La scelta ulteriore, poi, comprende il 1.500 turbobenzina associato a un sistema ibrido a 48 volt, la cui potenza cresce a 175 cavalli dai 160 precedenti (qui il cambio a doppia frizione è a sette rapporti) e l’ibrida plug-in da 270 cavalli complessivi, con lo stesso motore termico, propulsore elettrico posteriore da 94 kW e batteria da 15,5 kWh. La gamma, infine, si articola su una versione di accesso battezzata Tonale, le più ricche Sprint e Ti e, al vertice, la Veloce, con cerchi da 19 pollici, fari full Led Matrix e pinze freno Brembo rosse. L’edizione di lancio porta anche il nome (e i relativi loghi) Milano Cortina 2026, nell’intento di celebrare i prossimi giochi olimpici e paralimpici invernali.

La Veloce ha 270 cavalli

Siamo arrivati al momento in cui è doveroso dare una risposta all’interrogativo iniziale. Che è affermativa, perché la Tonale che ci è stata affidata per il test — una Veloce ibrida plug-in Q4 da 270 cavalli di colore Rosso Brera — si è rivelata brillante e sicura, fluida nel passaggio delle marce e pronta negli spunti, anche se l’assenza di rollio e la rapidità nei cambi di direzione talvolta fanno sentire il desiderio di qualche cavallo in più e di uno sterzo un po’ più diretto, anche nella modalità Dynamic del selettore di guida. Aiuta, comunque, sentire la spinta del motore elettrico posteriore in uscita di curva, quando la Tonale plug-in beneficia della trazione integrale. A questo punto non resta che attendere la possibilità di provare anche le altre versioni, più adatte al mercato italiano. Senza dimenticare che, com’è stato annunciato in occasione della presentazione, Giulia e Stelvio, con qualche modifica, sono destinate a proseguire la loro carriera fino alla fine del 2027.

16 ottobre 2025 (modifica il 16 ottobre 2025 | 16:17)

16 ottobre 2025 (modifica il 16 ottobre 2025 | 16:17)

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