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La vittoria dell’Al Hilal sul City è davvero l’inizio del sorpasso sulla Premier?

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La scioccante sconfitta del Manchester City contro l’Al Hilal scuote l’Inghilterra. Non solo la ricchissima e troppo spesso autoreferenziale Premier League, da anni il primo torneo al mondo per livello tecnico e giro d’affari, ma tutto il movimento calcistico inglese. Che da ieri mattina, quando si è risvegliato con la notizia dell’eliminazione della squadra di Guardiola agli ottavi del Mondiale per club, s’interroga sul senso del risultato e soprattutto sugli scenari

Tutto ruota attorno a una domanda: il campionato saudita, fin qui snobbato – e un po’ anche deriso- da tutti nonostante lo shopping da 1,7 miliardi di euro nelle ultime due stagioni, potrebbe davvero prendere il posto della Premier? 

Tutto a Riad è cambiato da quando Pif, il Fondo di Investimento Pubblico dello Stato del Golfo, ha assunto la gestione di quattro squadre inclusa l’Al Hilal, nel 2023. Ha dato il via alla corsa agli investimenti che ha portato Cristiano Ronaldo all’Al Nassr. Solo l’Al Hilal ha ingaggiato Joao Cancelo, Ruben Neves e Kalidou Koulibaly. E ora ha anche portato via l’allenatore Simone Inzaghi dall’Inter poche settimane fa, che nella vittoria sul City ha dato un contribuito fondamentale. 

Il Times ha scritto chiaramente che da qui in poi non ha più una giustificazione il senso di superiorità inglese nei confronti del calcio saudita. Nel mirino c’è Richard Masters, il Ceo della Premier, accusato di aver snobbato in questi anni la crescita della Saudi Pro League. «Basta sghignazzare ogni qual volta un calciatore se ne va laggiù, come se fossero pensionati» si legge nel commento di Martin Samuel. Duro anche il Guardian.

D’altronde l’enorme giro d’affari della Premier – più investo più guadagno, più guadagno più investo – alimenta un circolo vizioso che porta i club inglesi a vendere sempre più spesso i suoi giocatori non più centrali alle squadre saudite. Vedi il gol del 3-2 dell’Al-Hilal, realizzato sull’asse Rúben Neves-Koulibaly, rispettivamente ex Wolverhampton ed ex Chelsea. Considerati ormai a fine carriera. Come dire: andatevene pure, non ci mancherete

«La verità è che tutti i nostri preconcetti sono stati spazzati via nella notte» ha scritto il Times, sottolineando come al primo vero confronto diretto ad alto livello il movimento inglese sia uscito con le ossa rotte. Anche se non va dimenticato che il City è arrivato logorato a questo Mondiale per club, come tutte le squadre europee. 

Forse lo choc per la sconfitta non preventivata sta spingendo a considerazioni troppo nette, nel senso che difficilmente almeno nel breve periodo la Premier lascerà il suo primato alla Saudi Pro League, ma una cosa è certa: da ieri notte, l’Inghilterra ha smesso di ridere del calcio saudita.

1 luglio 2025

1 luglio 2025

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