
Con il centro commerciale dei Gigli di Campi Bisenzio (Firenze) che ha deciso una contestata apertura straordinaria a Ferragosto, i sindacati per quel giorno hanno indetto uno «sciopero unitario». Era nell’aria ma è stata annunciata mercoledì mattina la decisione di ricorrere all’astensione da parte di Filcams Cgil, UilTucs e Fisascat Cisl. Che così la motivano: «Le lavoratrici ed i lavoratori di tutte le attività economiche, nessuna esclusa, presenti nel centro commerciale I Gigli di Campi Bisenzio, si stanno mobilitando contro l’apertura di Ferragosto — recita una nota — Quella di Ferragosto è un’apertura inaccettabile, specialmente ai Gigli. Una decisione che guarda esclusivamente al profitto e che ignora totalmente le esigenze e la dignità di chi lavora». «Un profitto che si cerca di mascherare — proseguono le tre sigle sindacali — ma un profitto solo presunto tale perché è ormai nella evidenza empirica dei fatti che in occasioni come queste non si generano né più vendite né nuova occupazione, ma solo precarietà e condizioni di lavoro sempre più instabili».
L’annuncio dello sciopero matura a 24 ore dall’attacco della UilTucs contro la Ovs dei Gigli, per il licenziamento di una delegata sindacale «che arriva in modo improvviso e sospetto, proprio mentre la delegata stava avviando un percorso di contestazione per le aperture delle attività commerciali durante le festività, a partire da quella del prossimo Ferragosto decisa dal centro commerciale I Gigli». La decisione di Ovs, martedì sera, aveva provocato il monito del governatore Eugenio Giani, assieme alle assessore Serena Spinelli e Alessandra Nardini: «L’episodio ci preoccupa». L’azienda ha replicato e ha fatto sapere che il licenziamento è stato «assunto esclusivamente sulla base di gravi evidenze oggettive e documentate, che nulla hanno a che vedere con l’attività sindacale della persona coinvolta».
I vertici dei Gigli, dopo aver pubblicato i manifesti pubblicitari del Ferragosto aperto, in queste ore non replicano ai sindacati e si limitano a confermare quanto detto nei giorni scorsi: La decisione è «presa nel pieno rispetto della normativa vigente» ed è «in linea con le evoluzioni nelle abitudini di visita della clientela».
«E noi gli piantiamo uno sciopero, il primo di una serie che proseguirà anche attraverso il 1 novembre — dce Giovanni Vangi di Filcams Cgil — Il punto non è la legittimità, perché a parte Natale, 31 dicembre, 1 gennaio e Pasqua, i Gigli possono aprire durante i festivi, il punto è fermare questa deriva. Anche perché so di altri centri commerciali che a ruota dei Gigli sono pronti a aprire a Ferragosto».
Tutto ruota attorno ai contratti che prevedono di lavorare anche la domenica e nei festivi. Ma stiamo parlando di «quasi tutte donne, quasi tutte part-time e part-time involontario, ovvero non frutto di libera scelta della lavoratrice, quasi tutti contratti che pur non superando le 20 ore settimanali, chiedono l’ulteriore sacrificio dei turni festivi», spiega Maurizio Magi, segretario generale di Filcams Cgil Firenze.
Così, dopo un’assemblea serale davanti al centro commerciale, i sindacati hanno rotto gli indugi: «La festa non si vende. Noi scegliamo i diritti, non il profitto. Per questo abbiamo indetto sciopero a I Gigli per il 15 agosto».
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7 agosto 2025 ( modifica il 7 agosto 2025 | 07:27)
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