
Il contorno spettacolare. È da quando è iniziato lo scontro tra «La ruota della fortuna» (Canale 5) e «Affari tuoi» (Rai 1) che sostengo come quella fascia, tecnicamente chiamata access prima time, sia ormai diventata, di fatto, la vera prima serata. Non solo per la durata, non solo per gli investimenti pubblicitari, ma perché c’è stato un lavoro significativo sui format. Prendiamo «La ruota della fortuna»: dopo un esordio su Odeon Tv, «Wheel of Fortune» passa mel 1989 a Canale 5 con la conduzione di Mike Bongiorno: il format originale americano è riportato fedelmente e per intero.
Negli anni c’è qualche piccolo aggiustamento, ma niente di stravolgente. Quest’anno, Gerry Scotti ha aggiunto un’orchestra, che in qualche modo diventa parte della contesa, e il gioco finale, che ora si chiama «la ruota delle meraviglie» è stato perfezionato per offrire più suspence e ricchi premi. Cosa succederebbe se Gerry Scotti invitasse ogni sera un cantante famoso e se riuscisse a trasformare i concorrenti in personaggi? Rifarebbe, né più né meno, l’operazione «Lascia o raddoppia?» Quale fu uno dei motivi dello strepitoso successo di «Lascia o raddoppia?» Il big-money game show da cui Mike aveva preso, diciamo così, ispirazione era il famoso «The $64,000 Question», creato da Joseph Nathan Kane, prodotto da Steve Carlin e chiuso dopo due stagioni per alcuni scandali di vincite guidate.
Il quiz andava in onda in prima serata sulla CBS ma durava solo una mezzoretta. Il grande merito di Mike Bongiorno, per trasformarlo in un programma vero e proprio (allora le serate duravano non più di un’ora e mezza), fu quello di implementare le semplici domande con una sorta di dilatazione «teatrale», attraverso l’inserzione di personaggi, tipi, storie, emozioni, insomma quello che Mike chiamava «il contorno spettacolare». Ecco, tutto sta nel «contorno spettacolare», è ciò che serve a vincere lo scontro. Però Mike Bongiorno andava in onda una sola volta alla settimana, ed eravamo agli inizi della tv, nella sua fase aurorale, Gerry Scotti e Stefano De Martino tutti i giorni, nell’era dei social.
13 ottobre 2025
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