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La giunta del Giani bis: i sindacati spingono Bezzini al bis alla Sanità, Monni resterà all’Ambiente, risale Barnini

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L’assessore uscente Simone Bezzini sulle montagne russe per un bis alla Sanità, il segretario regionale Cgil Rossano Rossi fuori dalla lista. Il totogiunta impazza nel post voto regionale, con le quotazioni dell’ex sindaca Pd Brenda Barnini che salgono come assessora e quelle della renziana Stefania Saccardi che scendono come presidente del Consiglio. 

Si fa inoltre concreta la possibilità che la squadra di governo del Giani bis sia composta da quattro assessori dem e altrettanti non dem, con una ripartizione a metà tra le due aree politiche di riferimento. È questa la principale richiesta dei riformisti Pd che, forti del buon risultato dei propri esponenti con alcuni tra i recordman di preferenze — Matteo Biffoni, Barnini, Leonardo Marras — auspicano un ruolo alla pari nel governo regionale. 

Una proposta non ancora scartata dall’ala Schlein, guidata dal segretario regionale Emiliano Fossi, che però cercherà di mettere sul tavolo alcuni profili ritenuti rappresentativi della discontinuità. Tra questi potrebbero esserci la sua vice Stefania Lio e il neoconsigliere Gianni Lorenzetti, indicato anche nel listino bloccato. Il presidente rieletto, Eugenio Giani ha intenzione di chiudere la partita della squadra regionale in fretta per farsi trovare pronto a metà novembre, quando scatterà la corsa contro il tempo per approvare il bilancio regionale.

In questo scenario resta stabile l’assetto tratteggiato per gli alleati: tre assessori tra Casa riformista, Avs e M5s e un quarto posto riservato ai sindacati. Tuttavia Rossi non ci sarà: potrebbe fare il consigliere del presidente per le crisi aziendali. Alla luce delle opposte rivendicazioni risalgono quindi le quotazioni dei riformisti, al netto dell’incognita Biffoni, con Barnini a sperare di entrare in giunta insieme a Marras. Come quelle degli schleiniani: sale nel borsino la riconferma di Serena Spinelli, mentre Bezzini resta aggrappato alla partita per un bis alla sanità.

I sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto a Giani continuità per portare a termine la riforma della sanità. Nonostante i rapporti Bezzini con Fossi non siano dei migliori, il pressing unitario dei sindacati non è da sottovalutare. Tanto più che Giani nutre dubbi sulla riconferma del dg dell’assessorato, Federico Gelli, e cambiare entrambi i ruoli chiave sarebbe un rischio non da poco. A maggior ragione visto che la possibile successora di Bezzini, Monia Monni, a questa delega preferirebbe di gran lunga la prospettiva di una conferma all’Ambiente. Insomma gli uscenti potrebbero spingere per restare sulle precedenti caselle, riaprendo il discorso sul futuro sottosegretario della giunta, che potrebbe toccare al neo consigliere e uomo di fiducia del presidente, Bernard Dika. 

Ancora più ingarbugliato il rebus dei vertici in Consiglio regionale: Saccardi di Italia viva perde quota nella corsa alla presidenza dell’assemblea, che potrebbe anche toccare a un dem schleiniano come Alessandro Franchi o Simona Querci. Per la carica di capogruppo Pd invece si rinnova il derby pisano tra Alessandra Nardini e Antonio Mazzeo. 


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16 ottobre 2025

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