
Per la prima volta in dieci anni la Florida consentirà la caccia all’orso nero dal 6 al 28 dicembre. La decisione era stata presa ad agosto scorso dalla Commissione per la conservazione della fauna selvatica, ma con l’avvicinarsi della stagione è ora tornato a riaccendersi lo scontro tra cacciatori e ambientalisti. Mentre i primi sostengono che una caccia regolamentata sia necessaria, i secondi ribadiscono che gli animali rappresentino una minaccia minima per la popolazione. In base alle regole stabilite dalla Commissione, nelle tre settimane di apertura della caccia potranno essere uccisi sino a un massimo di 187 esemplari (oggi si ritiene che vivano in Florida circa 4.050 orsi neri, in particolare nella parte sud-occidentale, centrale e settentrionale dello Stato), e potranno essere usati cani da caccia, esche, archi e frecce, senza tener conto dei periodi in cui le femmine sono in attesa dei piccoli.
IL RAPPORTO DI HUMANE WORLD FOR ANIMALS
A criticare il provvedimento tra gli altri è un report di Humane World for Animals pubblicato la scorsa settimana che ricorda come nel 2015 la Florida autorizzò la prima caccia all’orso nero dopo oltre vent’anni, della durata di una settimana: il provvedimento fu, però, sospeso dopo due giorni con l’uccisione di 304 orsi su una quota massima prevista di 320. In quell’occasione, quasi il 60 per cento degli orsi abbattuti era costituito da femmine, il 21 per cento delle quali in allattamento. E nonostante i divieti, furono abbattuti anche 13 orsi sotto i 100 libbre di peso minimo. «Fu un totale caos», denuncia Kate MacFall, direttrice di Hwa in Florida. Dopo quell’episodio, lo Stato bloccò ogni stagione di caccia per dieci anni. Fino allo scorso agosto, quando la Florida Fish and Wildlife Conservation Commission ha annunciato questo nuovo provvedimento. Dal 2027, evidenzia MacFall, sarà anche possibile impiegare nella caccia fino a sei cani per inseguire gli orsi. «Si tratta di qualcosa di particolarmente crudele e di metodi disumani. È tutto fuori controllo».
L’ASSENZA DI DATI AGGIORNATI
Gli ambientalisti contestano anche la mancanza di dati aggiornati sulla popolazione degli orsi. Wendy Keefover di Hwa sottolinea che negli Usa oltre un milione di orsi neri è stato legalmente abbattuto tra il 2000 e il 2024 («si tratta di numeri scioccanti»): «Non dobbiamo dimenticare – evidenzia ribadendo la brutalità dei metodi permessi – come sia davvero difficile uccidere un orso con arco e frecce. Se il colpo non è perfetto, l’animale può fuggire e morire dissanguato».
IL CONFLITTO UOMO-ANIMALE
Una tensione che è arrivata anche in tribunale. Bear Warriors United ha presentato una richiesta di ingiunzione d’urgenza per fermare la caccia prima che inizi. Il giudice Angela Dempsey ascolterà il caso tra il 17 e il 25 novembre. La Florida non è un caso isolato. Degli almeno 40 stati in cui vivono gli orsi neri, 35 ne consentono la caccia. Il numero di orsi neri uccisi dai cacciatori è «semplicemente sbalorditivo», ricorda ancora Keefover. «Il nostro rapporto rivela che oltre 1 milione di orsi neri sono stati cacciati legalmente negli Stati Uniti tra il 2000 e il 2024. Un numero imprecisato di cuccioli è morto durante questo periodo dopo che le loro madri sono state uccise dai cacciatori. E la caccia all’orso nero è in crescita: nel 2000 sono stati cacciati e uccisi circa 34mila orsi, rispetto ai quasi 50mila del 2024». La maggior parte dei conflitti tra esseri umani e orsi neri riguarda questioni indirette, come l’accesso a pollai o cortili, o l’avvicinamento ai bidoni della spazzatura in cerca di cibo, come dimostrano i dati delle agenzie statali per la fauna selvatica. È incredibilmente raro che un orso nero ferisca gravemente o uccida un essere umano. «Sentiamo spesso [dagli] stati che dobbiamo cacciare gli orsi per ridurre i conflitti. Ma la scienza non supporta questa convinzione», conclude Keefover. «Poiché la caccia non risolve le cause profonde di questi conflitti, gli incidenti continueranno a verificarsi finché gli orsi saranno attratti dagli insediamenti umani».
L’associazione conclude il report citando alcuni modelli di convivenza funzionanti. A Seminole County, un’ordinanza del 2015 che obbliga a proteggere i rifiuti dagli orsi ha dimezzato le segnalazioni: da quasi 700 nel 2015 a 308 nel 2024. E ancora, in Alaska, dove vivono circa 100.000 orsi neri, le misure di protezione sono variate a seconda delle amministrazioni federali. Nel 2015, il National Park Service ha vietato alcuni metodi di caccia estremi, tra cui l’uso di esche o luci artificiali per uccidere le madri e i cuccioli in letargo nelle loro tane nelle riserve nazionali. Una norma revocata nel 2020, poi ripristinata dall’amministrazione Biden e riproposta a gennaio 2025 da Trump con un ordine esecutivo che di fatto impone al National Park Service di consentire nuovamente l’uso di esche nelle riserve nazionali.
14 novembre 2025 ( modifica il 14 novembre 2025 | 15:07)
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