
DAL NOSTRO CORRISPONDETE
PARIGI – La figlia del premier francese François Bayrou esce allo scoperto e denuncia le violenze fisiche, psicologiche e sessuali delle quale lei e centinaia di altri allievi sono stati vittime nella scuola cattolica di Bétharram, nei Pirenei. La sua testimonianza è contenuta nel libro Le silence de Bétharram (Michel Lafon) appena uscito in Francia, nel quale Alain Esquerre ripercorre «il sistema di pedocriminalità» che è stato in vigore a Bétharram per decenni.
Hélène Perlant è una dei sei figli del primo ministro francese François Bayrou. Oggi 53enne, la donna racconta nel libro, e nelle interviste alla radio e a Paris Match, in particolare l’aggressione che ha subito quando aveva 14 anni, in un campo scout organizzato nei Pirenei dalla scuola di Bétharram. «Una sera, mentre stavamo disfacendo i sacchi a pelo, padre Lartiguet mi ha improvvisamente afferrato per i capelli e mi ha trascinato a terra per diversi metri, colpendomi con calci e pugni su tutto il corpo, soprattutto sullo stomaco. Per dirla tutta, mi sono fatta la pipì addosso e sono rimasta così tutta la notte, umida e prostrata nel mio sacco a pelo».
Il libro in venti capitoli raccoglie le testimonianze della figlia di Bayrou e di molti altri ex alunni di Notre-Dame de Bétharram, vittime di abusi fisici, violenze sessuali e stupri ripetuti, dagli anni Cinquanta agli anni Duemila, da parte di sacerdoti che lavoravano nella scuola e di personale scolastico laico. Alcuni incriminano padre Carricart, morto nel 2000, e un ex supervisore, Damien Saget, che è stato arrestato a febbraio. Un ex allievo racconta anche la morte di un bambino nel collegio nel 1980.
«È una pugnalata al cuore», dice il primo ministro François Bayrou riguardo alla testimonianza della figlia, che sottolinea di non averlo informato a suo tempo. La posizione di Bayrou è molto delicata, perché è stato anche ministro dell’Istruzione per alcuni anni. Come ha potuto Bayrou rimanere all’oscuro di quel che accadeva a Bétharram, visto che sua moglie ha insegnato nella scuola, i suoi figli l’hanno frequentata e una di loro è stata vittima di violenze?
Il 15 febbraio, all’uscita da un incontro con il collettivo delle vittime di Notre-Dame de Bétharram, Bayrou aveva detto di essere stato informato solo di piccoli «schiaffi e cose del genere» subiti dagli alunni in passato. Ma è bersaglio degli attacchi dell’opposizione di sinistra a partire dalle rivelazioni di Mediapart a febbraio. Il giornale d’inchiesta online accusa Bayrou di essere stato informato, già alla fine degli anni ’90, degli atti di violenza fisica e sessuale nella scuola, e di avere preferito insabbiare lo scandalo.
Il premier sarà interrogato il 14 maggio alle 17 dalla commissione parlamentare d’inchiesta istituita in seguito a questa vicenda. La commissione ha già ascoltato un ex gendarme secondo il quale François Bayrou è intervenuto in un’indagine sullo stupro avvenuto nella scuola nel 1998. Il 21 febbraio è stata presentata una denuncia contro il premier per omessa denuncia.
A capo di un governo privo di vera maggioranza, nelle prossime settimane Bayrou rischia di cadere se verrà dimostrato che sapeva e che non ha fatto nulla per arrestare decenni di abusi. La testimonianza della figlia, che pure lo difende, sembra aggravare la sua posizione, perché dimostra l’ampiezza delle violenze e rende anche poco credibile o giustificabile che per anni lui non si sia accorto di nulla.
24 aprile 2025
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