
(LaPresse) Caroline Willemen, project coordinator di Medici Senza Frontiere, denuncia la situazione a Gaza e le modalità in cui gli aiuti umanitari vengono lanciati dagli aerei. «Il problema più grave che abbiamo con i lanci aerei è che sono pericolosi. È molto difficile, in tutta onestà, dire che non c’è bisogno di più cibo, perché il cibo è disperatamente necessario, ma il fatto che tutta la popolazione di Gaza sia stipata in solo il 20% della Striscia significa che o questi lanci cadono in zone estremamente popolate oppure cadono nelle cosiddette zone di combattimento designate, dove è estremamente pericoloso avvicinarsi perché si rischia di essere colpiti dalle forze israeliane», spiega Willemen. «Inoltre, non c’è alcun modo di organizzare o controllare ciò che accade quando questi pacchi cadono. Ovviamente la gente corre disperatamente verso di essi e scoppia il caos: questo è il modo più indegno di fornire assistenza alimentare alla popolazione».
03 agosto 2025
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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