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La denuncia dal Sudan: «Migliaia di persone costrette a mangiare cibo per animali»

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(LaPresse) Si aggrava la crisi umanitaria nella città assediata di El Fasher, in Sudan: migliaia di persone sono costrette a mangiare mangime per animali per sopravvivere. Le immagini inviate all’emittente britannica Sky dalla capitale del Darfur settentrionale mostrano bambini a cui viene offerto solo un piccolo piatto di amido per placare la fame. Nel frattempo, i volontari devono affidarsi agli asini per consegnare il poco aiuto che riescono a procurarsi a causa della mancanza di carburante. «Stiamo soffrendo tantissimo per la mancanza di cibo e acqua. Abbiamo fame. I nostri bambini sono nudi. Non abbiamo nulla da mangiare se non mangime per animali. Non c’è acqua, non abbiamo nulla», ha detto Fatma Yaqoub, madre sfollata. Il Sudan è precipitato nella guerra nell’aprile 2023, quando le tensioni tra l’esercito sudanese e le forze paramilitari rivali delle Forze di sostegno rapido sono sfociate in combattimenti nella capitale Khartoum e si sono estese in tutto il paese, uccidendo oltre 20.000 persone e facendo quasi 13 milioni di sfollati. Gli operatori umanitari hanno definito quella in Sudan la più grave crisi alimentare del mondo. Mathilde Simon, coordinatrice del progetto per Medici Senza Frontiere, ha affermato che l’ultimo convoglio delle Nazioni Unite che ha tentato di raggiungere El Fasher a giugno è stato preso di mira e cinque operatori umanitari sono stati uccisi: da allora nessun altro carico di aiuti è riuscito a raggiungere la città.

04 agosto 2025

© RIPRODUZIONE RISERVATA

04 agosto 2025

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