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Kelly Doualla: «Jacobs? Preferisco gli sprinter più aggressivi»

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Kelly Doualla, 15 anni, è una delle speranze dell’atletica italiana. Il suo 11”21 nei 100 è record continentale europeo Under 18 e terzo tempo di sempre assoluto di un’atleta italiana sulla distanza. Dopo il Festival Olimpico della Gioventù Europea di Skopje, in Macedonia del Nord, è pronta per gli Europei under 20, da giovedì a Tampere, in Finlandia. 

«Prima della finale dei 100 ho avuto qualche timore. E poi, in staffetta, mi sono trovata a disagio a partire dai blocchi col testimone in mano. Per il resto tra il caldo, il cibo scadente e un volo perso al ritorno, non è stata una trasferta facile – ha raccontato l’azzurra alla Gazzetta dello Sport –. Siamo andati avanti a noodles precotti da supermercato». Non benissimo per Doualla, che come tutte le atlete deve curare l’alimentazione: «Sono piuttosto golosa, per la gioia di Walter (il suo coach Monti) amo i fast food, ma il dietologo dice che ho sempre meno massa grassa. Il mio segreto, insieme a una decina di ore di sonno al giorno, quelle pomeridiane comprese, è la cucina di mamma, con molti piatti camerunesi a base di carne, pesce e verdure», ha continuato l’azzurra. 

La famiglia per l’azzurra è importante: «Le devo tanto: modulano il lavoro nella casa di cura in base alle mie esigenze – ha proseguito –. Papà, nella maggioranza dei casi, mi porta da Sant’Angelo Lodigiano al campo. E mi accompagna a scuola, evitandomi mezz’ora a piedi. E se non può lui, ci pensano in pullman mamma, che poi fa le acconciature anche alle mie amiche, o mio fratello Franck». Il padre, però, l’avrebbe voluta calciatrice: «È un grande appassionato, tifoso del Milan, ma ora è felice. Se non rischiassi di farmi male, però, a calcio giocherei sempre volentieri – ha raccontato –. Seguo qualche partita in tv ed è l’unico sport che mi coinvolge. Atletica a parte, naturalmente. Se, i 100 sono la mia gara preferita? Sì, anche perché non ho mai corso un 200. Penso di poterli fare bene, ma la curva un po’ mi spaventa». Infine, un pensiero sull’Olimpiade di Tokyo nel 2021: «Che ricordo ho? Quasi nessuno, avevo 11 anni: ho visto Tamberi, ma poi mi sono addormentata. Jacobs? L’ho visto dal vivo agli Europei di Roma: preferisco gli sprinter più aggressivi». 

1 agosto 2025 ( modifica il 1 agosto 2025 | 10:26)

1 agosto 2025 ( modifica il 1 agosto 2025 | 10:26)

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