
Che qualcosa fosse cambiato lo si era capito già a metà giugno, quando aveva scritto su Instagram di essere finalmente riuscito «a rimettere insieme i pezzi dopo anni di stop, lontano da quel clima tossico» e di aver ricominciato a scrivere musica «con Francesco, il mio primissimo amico musicale». E sul palco del Giffoni Film Festival è arrivata la conferma: Junior Cally (all’anagrafe Antonio Signore) è tornato. «Sono felice, questo è il momento più bello della mia vita», ha confessato il 33enne rapper in un’intervista a “Vanity Fair”, aprendo il cassetto dei ricordi e partendo proprio quel Festival di Sanremo del 2020 che doveva essere il coronamento di un sogno «e che invece si è rivelato la peggior settimana della mia vita. Per il trauma ho rimosso persino cosa mangiavo, cosa indossavo. Ricordo solo che facevo fermare l’autista del van in autostrada per chiamare il mio manager in lacrime perché non ci volevo stare e dopo il Festival stavo male anche a entrare in studio».
Poi è arrivato il lockdown, con tutte le implicazioni negative del caso e così Cally ha virato sul piano B, ovvero il padel, che oggi è diventato un lavoro a tutti gli effetti. «Ho un mio circolo con Diletta Leotta, Alessandro Borghese, Max Giusti e Gabriele Corsi. È diventato la mia vita a 360° e quando non gioco o insegno o organizzo tornei». Ma il vero merito della sua rinascita si chiama Margherita, la donna con cui sta da quattro anni e che sposerà a settembre. «Quando l’ho conosciuta, è scoccata subito la scintilla. È merito suo se ho vissuto una crescita personale in questo periodo. All’inizio la storia era segreta e senza che me l’aspettassi è diventato un matrimonio. Non lavorare insieme comunque ci ha fatto bene: portare il lavoro a casa dalla propria compagna è dura». Ed è stato proprio grazie alla fidanzata se ha riscoperto la musica.
«Ho capito che le passioni non muoiono o finiscono. Io ho sempre scritto per me, ma quando è diventata una costrizione, ho pagato il prezzo della pressione. Di solito sono uno che tronca i rapporti in maniera brusca e la musica non ha fatto eccezione… ma per fortuna ora è tornata». La passione ritrovata lo ha spinto a comporre di nuovo, come del resto aveva annunciato nel famoso post di giugno, nel quale aveva però anche avvisato i follower di non crearsi troppe aspettative. «Ho scritto una canzone per il matrimonio, dedicata alla mia futura moglie ed è una delle più belle che abbia mai scritto, non mi vergogno di cantare d’amore». Prima di quel famigerato Sanremo, si presentava sul palco con una maschera sul volto. Maschera che però ora non c’è più.
«L’ho tolta perché la stavo vivendo male – ha spiegato il rapper – . Ero arrivato a un punto in cui la popolarità mi aveva portato comunque a essere riconosciuto dai tatuaggi. Se non l’avessi tolta io, l’avrebbe fatto qualcun altro. Non potevo uscire di casa per andare a una cena con i colleghi ed era diventata una specie di schiavitù, mentre all’inizio mi consentiva una certa libertà. Non so se al Festival di Sanremo mi avrebbero preso a volto coperto ma credo nella regola dell’attrazione: quando l’ho tolta è stato al momento giusto, anche se non rinnego nulla». Eppure, a dispetto dei dolori passati e delle critiche per alcuni suoi testi, considerati sessisti e violenti, lui sul palco dell’Ariston ci tornerebbe «anche a piedi. Sarebbe un cerchio che si chiude e potrei godermela – ha ammesso Cally – . Forse due anni dopo il 2020 a questa domanda avrei risposto diversamente, oggi sono pronto, maturo e direi: “Quando andiamo?”».
30 luglio 2025
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