Home / Sport / Julia Simon condannata a 3 mesi: furto e frode con la carta di credito della compagna di biathlon Justine Braisaz-Bouchet

Julia Simon condannata a 3 mesi: furto e frode con la carta di credito della compagna di biathlon Justine Braisaz-Bouchet

//?#

La campionessa di biathlon Julia Simon, processata venerdì per furto e frode con carta bancaria ai danni della compagna della Nazionale francese Justine Braisaz-Bouchet, è stata riconosciuta colpevole e condannata a tre mesi di carcere con la condizionale e 15.000 euro di ammenda dal tribunale correzionale di Albertville.

Il pubblico ministero aveva richiesto due mesi di carcere, sempre con la condizionale, e un’ammenda di 20.000 euro. Simon, vincitrice di 4 titoli mondiali individuali e di una Coppa del Mondo, durante il processo aveva riconosciuto «la totalità dei fatti» ma aveva faticato a «spiegarli».

«È un buco nero» — ha dichiarato, commossa, al tribunale di Albertville (Savoia). «Tutto questo per me è molto confuso. Ho avuto una sorta di meccanismo di difesa, chiudermi in me stessa e concentrarmi al 200% sul mio sport», ha spiegato la 29enne, da 10 anni colonna della Nazionale francese e  tra le grandi favorite per l’oro olimpico ai Giochi invernali di Milano-Cortina (6-22 febbraio 2026).

Simon era accusata di aver utilizzato ripetutamente — a partire dal 2021 — la carta della compagna di squadra e quella del fisioterapista, effettuando acquisti per 2.400 euro,  oltre che di piccoli furti di denaro (20-50 euro). Aveva condiviso più volte camere o appartamenti con loro durante i ritiri.

«Mi sembra ridicolo (aver tenuto, ndr) questo tipo di comportamento» — ha proseguito la biatleta, escludendo una «motivazione finanziaria: non ne avevo bisogno». Ha affermato di lavorare da anni con uno psicologo per «capire tutto questo, per crescere ed evolvere».

Simon rischiava in linea teorica fino a 5 anni di carcere e 375.000 euro di ammenda. Braisaz-Bouchet, che non era presente all’udienza, chiedeva di «vedersi riconosciuta come vittima» ma, sottolineava la sua legale, «non c’è animosità da parte sua».  La Federazione francese sci (Ffs) ha chiesto un risarcimento di «un euro simbolico». 

24 ottobre 2025

24 ottobre 2025

Fonte Originale