Home / Economia / Jesolo e il boom edilizio senza fine, il sindaco: «Regole chiare per evitare uno sviluppo indiscriminato»

Jesolo e il boom edilizio senza fine, il sindaco: «Regole chiare per evitare uno sviluppo indiscriminato»

//?#

Palazzine nuove, appartamenti ristrutturati, condomini di lusso e interi quartieri. Jesolo da qualche anno ha visto un boom edilizio che non accenna a fermarsi. «Il mercato continua ad essere molto forte – dice il sindaco Christofer De Zotti – per noi è una fortuna ma abbiamo deciso di creare un programma di regole chiare perché lo sviluppo non sia indiscriminato».

A Jesolo le nuove costruzioni sembrano sbucare ad ogni angolo…
«Sì, va detto però che non sta accadendo tutto adesso. È una tendenza consolidata già da qualche anno. La prima spinta è arrivata dal piano casa nel 2010. Oggi non vediamo un aumento, ma una tendenza costante degli ultimi anni, dal 2020 e forse anche prima . Per noi certamente è un dato positivo perché Jesolo è stata costruita tra gli anni ’60 e gli anni ’70. Si tratta quindi di un patrimonio edilizio molto vecchio, che ha molte pecche una tra tutte l’accessibilità per le persone disabili e l’efficienza energetica. Per noi ovviamente un rinnovamento della città è auspicabile. Abbiamo però messo nuove regole».

In che senso?
«Come amministrazione il nostro compito è quello di creare un panorama di regole chiare per dare ordine allo sviluppo immobiliare, senza dimenticare di creare spazi pubblici. In qualche modo è prendere l’occasione del rinnovo degli edifici privati per rinnovare anche la città. Anche per questo, vista la revisione e il nuovo piano di interventi varato ad aprile, non sono partite nuove pratiche. I costruttori hanno aspettato di capire le nuove regole. Nei prossimi mesi ci sarà un boom».

Quando parla di non dimenticare gli spazi pubblici intende misure di compensazione?
«Fino a qualche anno fa l’investimento nel privato non corrispondeva all’investimento nel pubblico. Ma se una città cresce in dimensione ha bisogno di sottoservizi nuovi, illuminazione, opere di miglioramento. La nostra strada è stata quella del permesso convenzionato. Cioè del via libera alle costruzioni che accompagnano l’immobiliare con opere di miglioramento a carico dei privati. Negli ultimi anni sono stati investiti 3 milioni di euro in acquedotti, fognature, alberature, parcheggi. Tutto a carico dei privati che stavano costruendo. E sarà sempre di più così».

C’è un lato negativo di questo boom edilizio?
«Sicuramente. Chi paga questo boom sono essenzialmente i residenti. Se il mercato immobiliare è molto forte alza ovviamene i valori di mercato anche a Jesolo paese, o nelle frazioni dove compra chi a Jesolo ci vuole vivere. In questo senso abbiamo pensato di modificare entro fine anno i criteri Erp che al momento non riescono ad intercettare la platea del ceto medio. Per come sono conformati oggi gli alloggi Erp in vendita sono accessibili solo al ceto alto. Non viene dunque in alcun modo data risposta alle necessità crescenti».

Accanto al rinnovamento dell’Erp avete altri progetti?
«Alcune operazioni già avviate prevedono nuovi accordi urbanistici secondo i quali una parte della volumetria delle nuove costruzioni viene venduta a prezzi inferiori rispetto al mercato. Faccio un esempio: a Jesolo lido, a breve verrà costruita una ventina di appartamenti che nelle parti riservate arriveranno a costare 2.500 euro al metro quadro, che non è poco ma se si considera che il prezzo medio della zona adesso è 4.400 al metro quadro cambia tutto. I destinatari? Famiglie e giovani coppie. Chi deve cercare di costruire una casa e vuole farlo a Jesolo, insomma. Il nostro obiettivo è provare a rispondere al problema della residenzialità in modo sempre più concreto».

I residenti stanno aumentando?
«Sì, abbiamo superato la soglia dei 27 mila, cresciamo al ritmo di 200-300 nuovi residenti all’anno. Sempre più è una scelta di vita, le persone vengono ad abitare dove si sta bene. Per quello siamo in crescita demografica. Per quello serve rinnovare anche la città oltre alle case».

Tutta questa richiesta manda in tilt gli uffici?
«No, ci abbiamo pensato prima. Abbiamo rafforzato l’ufficio edilizia privata in anticipo e digitalizzato tutte le pratiche edilizie. Questo dà velocità e risposte chiare nei tempi giusti».


Vai a tutte le notizie di Venezia Mestre

<!–

Corriere della Sera è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati.–>

Iscriviti alla newsletter del Corriere del Veneto

14 luglio 2025

14 luglio 2025

Fonte Originale