
La partita per la divisione difesa di Iveco si avvicina alla conclusione e la rosa dei pretendenti si restringe. Secondo indiscrezioni, settimana prossima dovrebbero arrivare sul tavolo dei consulenti di Goldman Sachs le offerte vincolanti per Iveco Defence Vehicles, società da 1,1 miliardi di ricavi che, fra gli altri, rifornisce anche l’esercito italiano. Salvo sorprese, sono attese le proposte di tre soggetti: la cordata italo-tedesca fra Leonardo e Rheinmetall, i cechi di Cgs e il consorzio franco-tedesco Knds.
Le offerte in campo
Al momento, le offerte dei tre partecipanti alla gara si attesterebbero fra gli 1,5 e i 2 miliardi di euro, con Leonardo e Rheinmetall più vicine alla parte bassa della forchetta e Knds più orientata verso l’estremità superiore. L’offerta vincente nel prossimo giro, a quanto filtra, potrà subire un ulteriore ritocco nella fase di negoziazione finale quando il pretendente prescelto potrà avere accesso a tutti i numeri, attuali e prospettici, di Idv.
Il fattore golden power
L’asta per Idv non si deciderà però soltanto sul prezzo perché dovrà tenere conto non solo delle priorità del gruppo venditore — che ha nella holding degli Agnelli-Elkann Exor il principale socio — ma anche di quelle del governo che potrebbe intervenire con il golden power per bloccare operazioni su Idv contrarie agli interessi strategici dell’Italia. «C’è un consolidamento del settore molto importante – ha detto di recente il ministro della Difesa, Guido Crosetto – non so cosa ne pensano gli azionisti di Iveco Defence ma penso che debba restare italiana perché è una parte importante della nostra industria e della nostra capacità industriale».
27 giugno 2025
© RIPRODUZIONE RISERVATA
27 giugno 2025
© RIPRODUZIONE RISERVATA