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Italia terza in Europa per pericolosità degli eventi meteo estremi: le proposte del Wwf per città a prova di crisi climatica

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La sfida al cambiamento climatico passa per le città, responsabili della maggioranza delle emissioni nazionali di carbonio (le città metropolitane e comuni sono responsabili in Italia del 75% delle emissioni globali secondo l’Anci) e, allo stesso tempo, soggette agli effetti più devastanti della crisi climatica, dalle ondate di calore alle alluvioni improvvise, fino all’innalzamento del livello del mare nelle città costiere. Secondo l’Ispra, dal 1980 al 2022 l’Italia è al terzo posto in Europa per la pericolosità degli eventi climatici estremi che hanno colpito le aree urbane. A questo tema e alla costruzione di città più resilienti al cambiamento climatico tra parchi urbani e housing sostenibile è dedicato il nuovo report del Wwf Italia  (“Adattamento alla crisi climatica in ambito urbano: ripensare le città come sistemi viventi di natura e persone”) pubblicato in occasione di Urban Nature, il festival che si terrà nel fine settimana del 4 e 5 ottobre con oltre 100 iniziative. Il documento propone una visione di città più resilienti, dove la natura non è un elemento decorativo, ma parte integrante della progettazione. Puntando sul coinvolgimento della comunità in ogni fase progettuale e su azioni che garantiscano salute, sicurezza e qualità della vita delle persone. Solo per fare un esempio, nelle quattro città più popolose del nostro Paese (Roma, Milano, Napoli e Torino) le tabelle grafiche del Centro Euromediterraneo cambiamenti climatici mostrano «chiaramente l’intensificarsi del riscaldamento globale nel tempo».

Tra le idee citate quella della città parco nazionali, che integrano spazi verdi e natura in maniera strutturale, con l’obiettivo di aumentare biodiversità e sostenibilità: un esempio concreto arriva da Londra, la prima a introdurre questo concetto nel 2019, seguita da Adelaide, Breda e Chattanooga. Un altro punto chiave riguarda l’housing sociale adattivo, con abitazioni e quartieri progettati per resistere agli impatti climatici, garantire efficienza energetica e favorire relazioni sociali. «Viviamo in una grande contraddizione: mentre di clima si parla sempre meno nel dibattito pubblico, la crisi climatica desta sempre maggiori preoccupazioni tra gli scienziati e cittadini», spiega Mariagrazia Midulla, responsabile Clima ed Energia del Wwf Italia. 

Gli impatti non sono uguali per tutti, però: «Chi ha meno ed è più vulnerabile, di solito vive in aree già svantaggiate e ha anche meno mezzi per affrontare situazioni che possono cambiare radicalmente in poco tempo», conclude Midulla. Il report richiama anche il fenomeno della maladaptation, che riguarda le azioni pensate per proteggere le comunità che, invece, finiscono per aumentare la loro vulnerabilità. 

25 settembre 2025 ( modifica il 25 settembre 2025 | 14:31)

25 settembre 2025 ( modifica il 25 settembre 2025 | 14:31)

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