Prosegue la santificazione di Adinolfi, pure primo finalista: voto 4
Da bersaglio di sfottò a entità quasi divina. Questo l’iter di Mario Adinolfi tra i cocchi in quel dell’Honduras. Grazie ad autori squisitamente compiacenti, il leader (?) del ‘Popolo della Famiglia’ è riuscito a farsi strada nel reality pur non avendo alcuna utilità percepita e percepibile là in mezzo. Ciononostante, lo amano tutti. Per Simona Ventura è “un esempio, un modello, il miglior naufrago che io abbia mai visto”, mentre Omar Fantini arriva a rompersi in singhiozzi nel momento in cui si rende conto di averlo sconfitto al televoto. Anche gli altri compagni di pelota, in primis Cristina Plevani, piangono l’uscita del despota, mentre dallo studio Mirko Frezza tenta di dare una spiegazione a cotanta sconsolata lamentatio: “Ci siamo legati così a Mario perché è come quell’amico che sta ai domiciliari, lo trovi sempre là”. Sarà. Anche la conduttrice Veronica Gentili ne magnifica ogni respiro – per quanto sempre sul confine della derisione spiccia (“Guardate come zompetta!”, “Oramai cammina da solo, a volte corre pure!”, ndr): Adinolfi per questa ‘Isola’ è l’ottava meraviglia del mondo moderno. Fuori dalla narrazione televisiva, vediamo un personaggio in estremo sovrappeso capace soltanto di attaccare, dall’alto del proprio letto-scranno, e predicare bene per razzolare malissimo. Fa il minimo sindacale per sopravvivere in mezzo ai cocchi ma viene osannato senza un perché. Ci è voluta Cristina Plevani per costringerlo a ‘lavarsi il cocco da solo’, nemmeno quello faceva per mancata abitudine di vita: “A casa ho una moglie, tre figlie e mia mamma. Non devo farle io queste cose, tipo i piatti”. Perfino primo finalista, eletto dal pubblico che lo salva dall’Ultima Spiaggia, deve a tutti i costi passare per santo. Quando, oltre ad aver perso qualche chilo – come gli altri, fa meno del minimo sindacale per sopravvivere e ogni volta che apre bocca fuori copione gli escono concetti e pensieri al limite del medioevale. In puntata, viene definito a più riprese ‘orsacchiottone’. Speriamo che, una volta uscito – probabilmente vincitore, non si metta in capo di produrre del merchandising sulla sua persona: è già abbastanza pupazzo così.
L’incognita Jey Lillo, ‘Il popolo mi ha scelto’ (?): voto 5
Entrato in corsa dopo la battuta in ritirata di quasi tutti i naufragi più giovani, il TikToker Jey Lillo si è distinto per non aver ancora proferito verbo tra i cocchi. Eppure, al primo televoto di questa Semifinale riesce ad avere la meglio su Patrizia Rossetti e Cristina Plevani, decisamente più ciarliere e protagoniste. Al momento del verdetto, viene rapito da un forte attacco di megalomania molesta: “Il popolo mi ha scelto e io ringrazio il popolo”, esclama trionfante. Considerato che il bacino di telespettatori raggiunge, in proporzione, forse il numero di abitanti medi di Cinisello Balsamo – e pure a stento – un incredibile traguardo per il nostro Jey, chiunque egli sia. Già passato pressoché inosservato, in coppia col fratello Checco, a ‘Pechino Express’, se fossimo al ‘Grande Fratello’ sarebbe la quintessenza del concorrente ‘comodino’: uno di quelli che ti ritrovi in finale senza nemmeno accorgerti che sia stato in gara fin lì. Sui social viene molto elogiato per l’educazione e le capacità nella pesca. Buon per i naufraghi ma, a livello di show, ricopre l’indispensabile ruolo della carta da parati in un reality tragicomicamente sprovvisto di pareti. Ma chi lo vota?! La lobby dei designer d’interni?
Omar Fantini è fatto al 99,9 % di lacrime pretestuose: voto 4
La scorsa puntata si è reso protagonista di una manesca rissa acquatica con Dino Giarrusso, durante quella oramai famigerata sorta di partita di pallanuoto culminata in pestaggio. Per questo, in settimana a Omar Fantini è stato ritirato il titolo di leader causa pessima condotta. E ora, come gli fa notare la stessa conduttrice Veronica Gentili, ‘piange a spruzzo’. Irrefrenabilmente. Sembra essere fatto al 99,9 % di lacrime pretestuose, prima di partire si sarà studiato alla moviola il video scult di Enzo Paolo Turchi che, sempre all’Isola ma di tanto tempo fa, si disperò coi lucciconi perché vittima di emorroidi a grappolo. Nella Semifinale, viene dato spazio a un confronto fra i due litiganti maschi omega Fantini e Giarrusso che, però, purtroppo hanno già avuto sette giorni per riconciliarsi. Il comico bergamasco ritenta di nuovo la carta del cavaliere senza macchia costretto a intervenire con violenza sull’avversario dopo averlo visto attaccare fisicamente una donna (Cristina Plevani, ndr). No, non ha ancora compreso che l’abbiamo ben avvistato tutti cominciare a strattonare il rivale, ben prima che questi placcasse l’ex vincitrice del ‘Grande Fratello’. Comunque, occhioni da vitello contrito, Fantini rinnova le scuse. Piangerà nuovamente, proprio riducendosi in singhiozzi interminabili, quando il televoto lo preferirà a Mario Adinolfi (“So che dovrei essere contento, ma è proprio l’ultima persona che avrei voluto eliminare”, dice). Nessuno riesce a chiudergli i rubinetti dei dotti lacrimali ed è un peccato: a ogni sospiro costernato finisce solo per sembrare sempre più finto. Pure perché, mentre ancora cercava di spiegare le proprie ragioni sull’affaire Giarrusso, ha esternato come, per lui, dire ‘Ti ammazzo” sia beata norma: “Può capitarmi di ripeterlo anche al mio migliore amico quando giochiamo a calcetto, venti minuti dopo siamo a mangiarci una pizza insieme”. E la ‘Champions League’ muta.
Giarrusso non si regge fino alla fine, ma è quasi il meno peggio: 6
Insopportabile. Ma, se non altro, non s’affanna a cercar di essere diverso da ciò che, probabilmente, è pure nella vita. Sì, gli altri naufraghi di questa Semifinale sono stati tanto fiacchi che ora ci ritroviamo qui a promuovere Dino Giarrusso. Dal confronto con Omar Fantini esce scusandosi prima di tutto “con Silvio Berlusconi, il fondatore di questo canale, che sicuramente non sarebbe stato contento dello spettacolo che abbiamo dato la scorsa puntata”. Dopo cotanta gaffe, perché se proprio avrebbe dovuto domandar venia a Pier Silvio, riprende a tesser le lodi di se stesso: “Io sono una persona integerrima, mai squalificato neanche a calcetto per comportamenti fallosi. Qui non è la vita reale: non mangiamo, non dormiamo, siamo lontani dai nostri cari e quindi…”. Dallo studio, interviene l’eliminato Mirko Frezza che gli dà subito contro: “Sei bugiardo! Proprio perché lì stai a zero comfort, esce la tua vera natura. E adesso è chiara a tutti! Infatti ti volevo chiedere: ma il matrimonio con tua moglie è combinato? Perché non posso credere che una donna così bella stia con te!”. Giarrusso vorrebbe mettere in piedi una partita di pallanuoto intercontinentale seduta stante, purtroppo non può. E allora, con voce che si fa soave suono delle sirene di cinque ambulanze all’unisono, fa notare ripetutamente quanto sia stato sgarbato Frezza nei suoi confronti, lui non può accettare che abbia messo in dubbio in diretta nazionale la sacra unione con la coniuge Sara. E poi, a garantire sul fatto che Giarrusso sia un’ottima persona, spara, può provvedere la stessa conduttrice Veronica Gentili “che mi conosce da 15 anni”. Frezza non si piega, inesorabile: “Eh, te conosce da 15 anni e ancora non t’ha tirato un calcio in c*lo!”. Questi scambi, gli unici momenti in cui abbiamo riso di gusto. Giarrusso a fine puntata verrà eliminato, ma non prima di un’ultima umiliazione: strisciare nel fango per superare la prova del ‘serpente honduregno’. Tutto spalmato di palta dalla testa ai piedi chiederà poi di poter leggere una poesia da lui vergata per l’amata Sara. Inizia a declamare il componimento e passano tre ore percepite già tra il primo e il quarto verso. Gentili interviene con l’accetta: “Ma cos’è? L’Iliade?!”. E ancora: “Oh, ma guarda che Manzoni ha prodotto di meno!”. Certo. Perché Manzoni mica dirigeva anche un giornale. A suo modo e nonostante tutto, Dino Giarrusso mancherà in finale. Qualunque calamità, non importa quanto prolissa e pedante, sarebbe stata preferibile a Mario Adinolfi.
Ventura ammutinata, sta lì solo per elogiare Adinolfi (?): voto 5-
Arrivati alla Semifinale, quello che poteva sembrare solo un sospetto oramai diventa concreta certezza: Simona Ventura s’è ammutinata. Teoricamente opinionista unica, oramai interviene col contagocce per ripetere random alcuni degli storici slogan da lei coniati durante gli anni ruggenti della sua ‘Isola’. E basta, poi passa il tempo a sperare che il supplizio termini presto – non succederà, si chiude sempre e comunque intorno all’una di notte. Lascia atterriti ritrovarla a riempir di complimenti superlativi Mario Adinolfi che, fin dall’inizio, definisce senza tema di smentita ‘il Cristiano Ronaldo di questo reality’. Se gli autori le dessero in mano un copione con scritto che 2+2 fa 14 lo direbbe senza fare un plissé, per quel che oramai le importa del programma. Ovverosia, meno di zero. Tanto che si rende nuovamente necessaria (?) la presenza di Giuseppe Cruciani, opinionista ad honorem. Avvocato delle cause perse, ma solo se possono essere fastidiosissime altrimenti non si diverte, il vice di Ventura fa il tifo per Giarrusso e Adinolfi, difendendoli a spada tratta perché l’unico modo che conosce per fare show è la caciara. Avremmo di gran lunga preferito quella di Simona Ventura? Sì. Ma lei non si degna più, visti i bassi ascolti, e quindi questo ci tocca. Amen.
26 giugno 2025
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