
Una sconfitta che può pesare sullo scudetto, arrivata al 94’. Una rimessa avvelenata. Non è facile per Simone Inzaghi analizzare con lucidità il ko del Dall’Ara. Anche perché il nervosismo per una rimessa, alla fine decisiva (anche se si tratta di quella precedente all’azione del gol), effettuata da posizione irregolare, non si è ancora spento nello spogliatoio nerazzurro: «E’ stata battuta 12-13 metri più avanti e non può essere convalidata, per quello i ragazzi erano nervosi: non accettano una cosa così, ma sono grandi professionisti, capiranno che può esserci una svista. Al di là di quello dovevamo essere più bravi sulla rimessa finale: si va sempre in uno. La palla non deve chiaramente andare da Orsolini».
E ancora: «Per il resto è stata una gara con tanti falli, il direttore di gara ha cercato di arbitrare come poteva. L’ultima rimessa non deve essere un alibi. Dovevamo essere più convinti a respingere la palla. C’è delusione, contro il Bologna abbiamo fatto quello che dovevamo, abbiamo tirato fuori energie importanti. La prestazione c’è stata e di quella sono soddisfatto».
Inzaghi predica calma, ma senza Thuram e con l’apporto nullo di Correa e Taremi è dura lasciare il segno: «Ci rialziamo, il campionato non finisce certamente qua – rilancia il tecnico dell’Inter – . Ci vuole calma e serenità. Abbiamo tante gare e obiettivi davanti. È brutto prendere gol così. Ma questo è lo sport e bisogna accettarlo. Ora ci prepariamo per tornare in campo tra due giorni e mezzo nel derby di Coppa Italia che vale la finale». Poi l’Inter avrà la Roma senza gli squalificati Bastoni e Mkhitaryan: Dumfries, Zielinski e Thuram però potrebbero tornare a disposizione fra la sfida ai giallorossi e la semifinale di andata col Barcellona in Champions.
20 aprile 2025
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