Home / Cinema e TV / Intelligenza artificiale sdoganata agli Oscar? Si, ma attenzione: nessuno vorrebbe rivedere dei Bogart o dei Brando «finti»

Intelligenza artificiale sdoganata agli Oscar? Si, ma attenzione: nessuno vorrebbe rivedere dei Bogart o dei Brando «finti»

//?#

L’Academy, che — ricordiamolo — è la massima associazione del cinema perché raccoglie tutte le categorie che lavorano nell’industria dello spettacolo, ha sdoganato ufficialmente l’Intelligenza Artificiale: i film che la usano potranno partecipare agli Oscar e senza che sia stata stabilita alcuna limitazione nel suo utilizzo. 

Le polemiche che avevano accompagnato la scoperta che «The Brutalist» ed «Emila Pérez» vi avevano fatto ricorso (soprattutto per correggere certi accenti nelle pronunce) hanno portato il board a liberarne l’uso. A questo punto potremmo aspettarci anche un film interamente generato dall’AI? In linea teorica sì, ma siamo sicuri che ciò avverrà? 

A Marsiglia si è appena svolto un festival riservato ai film generati in questo modo (erano presenti solo cortometraggi) e il giudizio è stato unanime: curiosi, forse interessanti, ma decisamente lontani da un livello qualitativo accettabile. 

Perché fare un film non è come ideare un’App: ci vuole un tasso di creatività che da sola l’AI non sa raggiungere. Può elaborare tutti i campioni che vuole, ma creare qualcosa ex novo è ancora un sogno di là da venire. E per fortuna, vorrei aggiungere. 

Certo, in linea teorica e fatti salvi i diritti d’immagine, l’Intelligenza Artificiale sarebbe capace di «produrre» un film con Humphrey Bogart e Ingrid Bergman o con Marlon Brando e Vivien Leigh, ma siamo sicuri che non rimpiangeremmo «Casablanca» o «Un tram che si chiama desiderio»? Permettetemi di mantenere tutti i miei dubbi.

22 aprile 2025 ( modifica il 22 aprile 2025 | 20:48)

22 aprile 2025 ( modifica il 22 aprile 2025 | 20:48)

Fonte Originale