Home / Spettacoli / In viaggio con Tom Waits tra gli americani invisibili

In viaggio con Tom Waits tra gli americani invisibili

//?#

D’estate si ricicla, si replica, si recupera. Per fortuna, ogni tanto ti chiedi: ma perché mi sono perso questo? C’è Rai Play, ci sono le piattaforme, c’è lo streaming, ma per chi è cresciuto con il culto del palinsesto, vedere i treni che passano (passano ancora lenti i treni per Tozeur) è un piacere fluttuante.
Sto parlando di «Ultima fermata» di Angelo Loy, Martino Mazzonis e Luigi Montebello con la collaborazione di Davide Rinaldi («Il fattore umano», Rai3). Il titolo fa pensare ai Greyhound, a quei bus che in America viaggiano ovunque e trasportano chiunque, anche i più poveri, su una strada che sembra infinita, a un viaggio tra comunità dimenticate, per raccontare un dramma di dimensioni inimmaginabili, ma anche per testimoniare la dignità di chi resiste, nonostante la violenza della polizia e l’oblio in cui le istituzioni cercano di relegarlo.

In realtà il coinvolgente documentario si regge su una felice ambiguità. Lo si può guardare come un omaggio a Tom Waits, che per l’occasione torna a suonare dopo anni di assenza dai palcoscenici. Con la sua voce roca e graffiante, Waits ha costruito un personaggio pubblico riconoscibile, spesso associato a un’immagine di «uomo della strada», bevitore e malinconico, ma la sua arte è molto più complessa e stratificata. I suoi testi sono ricchi di immagini e storie di personaggi emarginati, di amori perduti, di sogni infranti, e di una profonda umanità. Oppure, gli autori hanno condotto una minuziosa inchiesta sui cittadini statunitensi senza fissa dimora, gli homeless, vittime di un sistema privo di reti di protezione, costretti a vivere in condizioni di marginalità estrema e hanno utilizzato la musica e le poesie di Waits come contrappunto a tanta miseria. 

Mentre Trump ostenta tutta la sua riccanza, nella società più opulenta del mondo, centinaia di migliaia di persone vengono nascoste, rimosse e criminalizzate. Tra il 2023 e il 2024, il numero delle persone senza fissa dimora negli Stati Uniti è aumentato di oltre il 18%, superando le 800.000 unità: «Squattrinato/Derelitto/Nomade/Randagio/Vagabondo/Esploratore/Girovago/Pellegrino/Trovatello/Mendicante/Errante/Giramondo/Io…», recita Waits.

31 luglio 2025

31 luglio 2025

Fonte Originale