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Immigrazione, in Usa è caccia ai clandestini. Il vicecapo dello staff di Trump: «Tremila arresti al giorno»

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DAL NOSTRO INVIATO 
NEW YORK – 
«Tremila arresti al giorno». Tocca a Stephen Miller, vicecapo dello staff e mente trumpiana in materia di immigrazione, concettualizzare le istanze della base. Ha chiesto alla polizia anti-immigrati, l’Ice, almeno tremila arresti al giorno perché l’obiettivo è quello di arrivare a 1 milione di espulsioni nel 2025. Raddoppierebbe il picco di espulsioni registrato durante l’amministrazione Obama (il tasso di arresti giornalieri da parte dell’Ice è aumentato significativamente, con la Florida che li ha triplicati rispetto al 2024). Ma le direttive di Miller hanno privilegiato «la quantità più della qualità»: non ci sono migliaia di criminali incalliti da arrestare ogni giorno. La soluzione? La pesca a strascico di immigrati: donne anziane, bambini, lavoratori dei baracchini improvvisati che vendono bibite fredde o cibo messicano, manovali.

Le retate

Per gettare le reti dove si sa che si concentrano i lavoratori senza documenti niente meglio della catena Home Depot, giganteschi negozi di ferramenta e fai da te da sempre punto di ritrovo di uomini in cerca di lavori manuali: traslochi, riparazioni, e altro. È un segreto di Pulcinella che chi ha bisogno di aiuto passa nel parcheggio di uno dei duemila Home Depot sparsi per il Paese e trova sicuramente qualcuno da ingaggiare (una cosa da sempre tollerata in America come sa chi ha letto «25 barboni cenciosi», una delle Storie di Ordinaria Follia di Charles Bukowski).

Le retate hanno toccato quei parcheggi, i centri di invio di denaro all’estero, i mattatoi (uno dei lavori più pericolosi d’America), le chiese (cattoliche e non) che ospitano persone bisognose di alloggio temporaneo. Ha fatto impressione la lettera del vescovo di San Bernardino, Alberto Rojas, che qualche giorno fa ha emesso una dispensa ufficiale a seguire le funzioni per tutti i membri della sua diocesi «che, a causa di un reale timore di azioni di controllo dell’immigrazione, non sono in grado di partecipare alla Messa domenicale o alle Messe nei giorni di precetto: sono pertanto dispensati da tale obbligo fino a nuovo avviso».

La diocesi di San Bernardino comprende 1,6 milioni di fedeli cattolici nelle contee di San Bernardino e Riverside, California meridionale. «Nell’emanare questo decreto, sono guidato dalla missione della Chiesa di prendersi cura del benessere spirituale di tutti coloro che sono affidati alle mie cure, in particolare di coloro che affrontano paura o difficoltà», ha scritto il vescovo Rojas diventando di fatto, in questo momento caotico per il partito democratico che non riesce minimamente a influire su nulla, immigrazione compresa, una delle figure più autorevoli nel dissenso alle politiche trumpiane . 

Peraltro, distaccandosi dal ruggito via social media della base trumpiana che chiede sempre più arresti, rimpatri, espulsioni di massa e ha acclamato la sentenza della Corte Suprema che ha fatto un assist importantissimo a Trump sulla decisione di limitare fortemente lo ius soli, un tempo pilastro degli Stati Uniti, leggendo invece i sondaggi Gallup appena pubblicati emerge un quadro più sfumato.

La percentuale di adulti statunitensi che affermano che l’immigrazione è una «cosa positiva» per il Paese è aumentata notevolmente, anche tra i repubblicani, rispetto all’anno scorso: dal 64 al 79%. Solo 2 adulti su 10 affermano che l’immigrazione è una cosa negativa (in calo rispetto al 32% dell’anno scorso).

La destra più raziocinante s’è resa conto che la vecchia frase di Obama («Se vieni per lavorare e rispettare le regole, noi siamo qui; se vieni per delinquere, resta dove sei») si fondava sulla necessità di manodopera di alcuni settori essenziali come agricoltura e turismo. Per questo si è ipotizzata una eventuale mini-amnistia che però non verrà mai chiamata così: sotto pressione, l’amministrazione Trump sta lanciando un programma per semplificare il rilascio dei visti per i lavoratori migranti temporanei, per garantire che la frutta venga raccolta, la carne confezionata e gli alberghi vengano puliti. «Non è un’amnistia», hanno ripetuto nei giorni scorsi i suoi ministri allarmati per le reazioni della base. Ma è già qualcosa.

12 luglio 2025

12 luglio 2025

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