
«Sono uno di loro e quindi ne comprendo le lamentele. Allo stesso tempo, però, leggendo i messaggi via mail e sui social e parlando con le persone per strada, mi pare che la maggioranza dei padovani abbia capito che val la pena portare un po’ di pazienza, perché le due nuove linee di tram sono destinate a rivoluzionare la nostra città, rendendola meno inquinata e più moderna». Alla vigilia della partenza (giovedì) con moglie, figli e nipoti per una vacanza negli Stati Uniti, il sindaco di Padova Sergio Giordani affronta alcuni temi amministrativi e politici. A cominciare, inevitabilmente, da quello dei cantieri: «Non sono in campagna elettorale, nel 2027 non potrò ricandidarmi per un eventuale terzo mandato consecutivo e soprattutto — scandisce il primo cittadino — se non avessi voluto rotture di scatole, avrei benissimo potuto spostare altrove i fondi del Pnrr. Ma sono invece convinto della bontà dei progetti che stiamo portando avanti e, come ho fatto la scorsa settimana, non perdo occasione per controllare lo stato d’avanzamento dei lavori e sincerarmi che quelli più impattanti sulla circolazione siano completati prima della riapertura delle scuole (10 settembre, ndr)».
Sindaco, nell’ultimo quinquennio (2020-2024), l’Imposta di soggiorno è valsa al Comune un incasso di 9,6 milioni di euro. E una parte di questi soldi, secondo il segretario cittadino di Forza Italia, Giampiero Avruscio, potrebbe essere adoperata per compensare l’azzeramento della Tari per i negozianti penalizzati dalla presenza dei cantieri di fronte alle loro vetrine. È fattibile?
«Non so se lo sia dal punto di vista tecnico, dato che l’Imposta di soggiorno è una tassa di scopo da impiegare nella promozione turistica. E comunque, la somma che abbiamo finora stanziato (1,8 milioni per il triennio 2024-2025-2026, ndr) dovrebbe essere sufficiente per ristorare quelle attività che si affacciano direttamente sui lavori».
Sempre Avruscio sostiene che andrebbero risarciti anche gli esercizi commerciali che, trovandosi nelle immediate vicinanze dei canteri, sono ugualmente difficili da raggiungere. È d’accordo?
«Bisognerebbe analizzare caso per caso. E ad ogni modo, so che il presidente della Camera di Commercio, Antonio Santocono, sta verificando con il ministero dell’Economia la possibilità di accantonare alcune risorse per devolverle ai propri associati in difficoltà».
Crede che, entro la fine di questo mandato, saranno entrate in funzione entrambe le nuove linee?
«Certamente la Sir 3 Stazione-Voltabarozzo, di cui a marzo-aprile dell’anno prossimo scatterà il pre-esercizio (mille chilometri di rodaggio per ognuno dei nuovi convogli, ndr). Mentre per quanto riguarda la Sir 2 Rubano-Vigonza, sarà senz’altro attiva almeno una parte. Come ad esempio quella Stazione-Stanga oppure quella Stazione-Chiesanuova».
Passando alla politica, lei sarà in qualche maniera della partita alle amministrative del 2027?
«Sicuramente. Con la mia lista civica sosterrò il candidato sindaco del centrosinistra, ma non correrò in prima persona per un posto in consiglio comunale né sarò disponibile, in caso di vittoria, a far parte della giunta».
L’ex primo cittadino Flavio Zanonato ha di recente dichiarato che «non esiste un nuovo Giordani». Condivide?
«Modestamente sì. Nel senso che non è facile trovare un altro imprenditore che abbia già fatto l’amministratore pubblico come me (già presidente dell’Interporto e dell’Aeroporto nonché consigliere della Fiera, della Zip e della Camera di Commercio, ndr) e che sia disposto, per un po’ di tempo, a porre in secondo piano la propria azienda come ho fatto io».
Gira voce che il centrodestra potrebbe puntare sul senatore e segretario nazionale dell’Udc, Antonio De Poli.
«Sarebbe un osso duro».
Tra qualche mese, il vicesindaco Andrea Micalizzi potrebbe trasferirsi a Venezia sui banchi del nuovo consiglio regionale. Le dispiacerebbe?
«Con la sua profonda conoscenza della città e della macchina amministrativa, è di certo quello che più mi ha aiutato negli ultimi otto anni. Ma capisco la sua voglia di provare una nuova esperienza politica».
Ha già deciso gli eventuali sostituti sia come vicesindaco che come membro della giunta?
«Sì».
L’assessore Antonio Bressa e l’ex sindaco di Noventa, Alessandro Bisato?
«Chissà…».
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6 agosto 2025
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