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Il risultato elettorale e il futuro di Manfredi: perché dipende da Fico

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È stato determinante per la discesa in campo al punto da essere considerato il «costruttore» della sua candidatura. Ha scommesso in prima persona che il campo largo, che vinse a Napoli con lui alla guida, nel 2021, possa fare il bis anche in Campania, il prossimo 23 novembre, con Roberto Fico. 
Gaetano Manfredi, però, non aveva fatto i conti, o ha sbagliato a farli, con Vincenzo De Luca. Perché nel 2021 il governatore fu un suo grande sostenitore facendo prima d’altri il nome dell’ex rettore quale candidato sindaco di Napoli. Ma negli anni è diventato il suo più acerrimo nemico. Ed entrambi, oggi — che nemmeno si rivolgono la parola — devono sostenere la corsa di Fico. 

Ma se per De Luca la vittoria dell’ex presidente della Camera non è determinante, per il futuro di Manfredi il successo dell’ex numero uno di Montecitorio è uno spartiacque. Su Fico vincente, infatti, il sindaco si gioca molto. Perché Fico non solo deve vincere, ma deve confermare che la Campania non è la Calabria, dove pur avendo il candidato presidente l’M5s si è fermato al 6,4%; né le Marche, con i grillini paralizzati al 5,1%; e men che meno la Toscana, dove pur correndo nella coalizione vincente i pentastellati hanno raccolto uno striminzito 5,6%. 
Dalle parti del Golfo, inoltre, Fico — e Manfredi — devono anche sperare che le liste di De Luca non superino né i Cinquestelle né la civica del presidente. Perché poi, il 24, quale che sia il risultato, si dirà che un pezzo di merito — o demerito — sarà proprio di Manfredi. Il quale, solo in caso di vittoria «convincente» dell’esponente 5 Stelle, potrà far pesare il successo dalle parti del Nazareno sostenendo di essere riuscito a esportare fuori dalle mura cittadine il «modello Napoli». 

Perché questo voto traccia anche un po’ la strada per il sindaco di Napoli, che avrà suo fratello Massimiliano candidato nel Pd alle Regionali. E nel frattempo, Manfredi ha rassicurato Schlein di non voler essere lui il federatore del campo largo alle politiche 2027; figura, questa, che Prodi sta cercando da tempo. Idem Renzi. 
Certo, la sua magari sarà tattica. Ma è anche un po’ mettere le mani avanti perché, con una possibile legge elettorale che vedrà il nome del candidato premier sulla scheda, la strada per diventare il leader del centrosinistra nazionale si farebbe terribilmente più complicata. Del resto, un ruolo nazionale di rilievo, nel centrosinistra, Manfredi ce l’ha: presiede l’Anci. Ma anche in questo caso, per continuare ad esserlo dovrebbe fare il bis a Napoli nella primavera 2027. Quindi dovrebbe ricandidarsi a Napoli e rivincere. 

E qui, come il Gioco dell’Oca, si torna a Fico. Il quale, in caso di vittoria alle Regionali, sarebbe determinante per l’amministrazione Manfredi. Infatti temi come la gestione del San Carlo dipenderebbero moltissimo dal futuro presidente regionale. Atteso che finora De Luca è stato determinante — insieme al governo — per mettere in minoranza il sindaco per la nomina del sovrintendente. 
Stesso discorso sarebbe da fare per la vicenda-stadio. Il Comune di Napoli, infatti, non può perdere il treno degli Europei 2032: si decide il 10 ottobre 2026. Se non ce la facesse, Manfredi ne uscirebbe malissimo. Ma serve però uno stadio che sia all’altezza. Ecco perché Manfredi ha presentato all’Uefa un progetto finanziato con 150 milioni dalla Regione Campania. Ma al momento De Luca nemmeno gli ha risposto. Fico, invece, sarà un caso, ha fatto la foto opportunity per la visita di Giuseppe Conte a Napoli proprio sul terreno di gioco di Fuorigrotta; e il sostegno a Napoli per Euro 2032 pare addirittura faccia parte del suo programma elettorale. 
Infine, la Coppa America: il Comune di Napoli deve necessariamente stipulare un protocollo con la Regione, che paradossalmente non fa parte del board dell’evento, per un sostegno economico da qui in avanti. Serve trovare alloggi anche fuori città per team e turisti. Alloggi che a Napoli non ci sono per tutti. Così come serve potenziare i trasporti, quindi bus, metro e sopratutto taxi. Cose che presuppongono fondi. Che Manfredi chiederà alla Regione. Sperando, per lui, che a Palazzo Santa Lucia intanto sia arrivato Fico.


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14 ottobre 2025

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