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Il Piemonte vuole il Suv americano: «Contatti con Rivian, Ford e Gm per collaborazioni e centri ricerca»

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Oltre Stellantis, le incertezze sul futuro di Mirafiori e la spada di Damocle dei dazi Usa/Europa. Dopo aver corteggiato a lungo i car maker cinesi, Torino e il Piemonte adesso vanno a caccia di investitori automotive negli Stati Uniti, più precisamente a Detroit, Michigan, casa delle quattro ruote made in Usa ed epicentro della guerra commerciale lanciata e poi congelata per tre mesi dal presidente Donald Trump.

La missione

La missione commerciale della Vehicle Valley torinese, sostenuta da Regione Piemonte, Città di Torino, Ceip e Anfia, atenei universitari, Cna e Api e Confindustria, termina oggi con un’agenda ricca di contatti da far fruttare nei prossimi mesi.

La visita dei dirigenti Rivian

L’obiettivo è trovare nuovi sbocchi per le aziende della componentistica del territorio e magari altri car maker disposti e a scommettere su Torino come città dell’auto e avamposto perl’Europa. Intanto c’è in programma una visita in città dei vertici di Rivian, il costruttore di pickup e suv elettrici made in Usa da quasi 2 miliardi di giro d’affari. «Abbiamo incontrato Carlo Materazzo, vicepresidente manufacturing di Rivian, con il quale contiamo di rivederci a Torino per un incontro con la nostra filiera dell’auto dal quale potranno nascere collaborazioni — ha spiegato Andrea Tronzano, assessore alle Attività produttive del Piemonte —. Rivian sta lanciando un nuovo modello, la R3, una vettura utilitaria che si ispira alla Golf e avrà l’Europa come mercato di riferimento. Ho proposto anche l’idea di insediarsi in città con un centro ricerche». Rivian ma non solo.

In Michigan

La delegazione piemontese ha incontrato in Michigan, che è il cuore dell’industria automotive made in Usa con più di 175 mila addetti e 950 impianti produttivi, anche manager di General Motors, Toyota, Ford, le associazioni della componentistica e il responsabile dello Sviluppo economico del Michigan Vlatko Tomic Bobas. Spazio anche per Stellantis, rappresentata negli Usa dal Coo per le Americhe, Antonio Filosa, tra i papabili a succedere al posto lasciato vacante dall’ex ad Carlos Tavares.

«Questa è una missione strategica per creare lavoro e costruire relazioni stabili e durature con gli Stati Uniti», ha ribadito Tronzano.

Il Piemonte vuole il Suv americano: «Contatti con Rivian, Ford e Gm per collaborazioni e centri ricerca»

Le due città dei motori

Il Piemonte esporta circa 550 milioni di componenti automotive in Michigan. L’obiettivo ovviamente è rafforzare gli scambi commerciali, dazi permettendo, ovviamente. «Torino e Detroit, il Piemonte e il Michigan — ha detto il rettore dell’Università di Torino Stefano Geuna — sono territori che hanno molti punti in comune ed è da questo che bisogna partire per rafforzare e intensificare, soprattutto in questo periodo, i nostri rapporti di collaborazione».

Le aspettative sono improntate sull’ottimismo, come ha sottolineato Anfia, l’associazione che riunisce l’indotto automotive. «Dagli incontri — ha sottolineato il direttore generale Gianmarco Giorda — è emersa l’attenzione per la filiera automotive italiana, ancora più interessante in questo momento cruciale. Il Piemonte, primo distretto del settore, rilancia così la propria vocazione industriale e la capacità di attrarre investimenti». 

La vicesindaca di Torino Michela Favaro ha dichiarato: «L’appuntamento ha rappresentato un’occasione per dare voce al Piemonte».


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25 aprile 2025

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