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Il Panda d’Oro del Wwf a Leonore Gewesseler, la ministra austriaca ribelle che ha salvato il Nature Restoration Law

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La Nature Restoration Law sarebbe stata bocciata dal Consiglio dell’Unione Europea se Leonore Gewessler non si fosse opposta alle direttive del suo stesso governo: per questo la ministra austriaca è stata premiata sabato con il Panda d’Oro 2025 dal Wwf Italia, a Jesi (Ancona), in occasione del Forum nazionale dei soci e dei volontari. Il primo senza la presenza del fondatore Fulco Pratesi, scomparso il primo marzo 2025 a 90 anni.

IL RIPRISTINO DEGLI HABITAT DEGRADATI
I riconoscimenti vengono assegnati ogni anno a enti e persone che si sono distinti per impegno nel campo della difesa dell’ambiente e della natura. Nella categoria Istituzioni & Policy, il Wwf ha premiato Gewessler che con il suo voto favorevole durante la sessione del Consiglio dell’Unione europea del 17 giugno 2024 l’approvazione definitiva del primo regolamento europeo destinato al ripristino degli habitat degradati. La Nature Restoration Law è, infatti, uno dei pilastri portanti dello European Green Deal, «uno strumento fondamentale per invertire la rotta dell’attuale crisi della biodiversità», ha raccontato in videocollegamento la ministra ancora commossa, ricordando gli ostacoli incontrati dal provvedimento fortemente osteggiato dalla destra europea con oltre 2mila emendamenti e da una campagna di disinformazione massiccia. E l’emozione di quel giorno: «Quando la posta in gioco è garantire una vita sana e felice alle generazioni future, è necessario prendere decisioni coraggiose. Ecco perché ho votato a favore di questa legge». Il testo prevede il ripristino di almeno il 20% del territorio europeo marino e terrestre entro il 2030 e tutti gli habitat a rischio entro il 2050.

LA DIVULGAZIONE SCIENTIFICA
A Geopop, rappresentata dalla creator Maria Bosco, è andato il premio per la categoria Comunicazione ambientale & Divulgazione, per la promozione scientifica dei contenuti del Living Planet Report 2024.

GLI IBIS EREMITA GUIDATI IN VOLO DALL’UOMO
Nella categoria Conservazione & Progetti è stato riconosciuto l’impegno di Waldrappteam Förderverein per il progetto per la conservazione dell’Ibis eremita (Geronticus eremita). Scomparsa in Europa nel XVII secolo a causa della caccia, la specie sta tornando grazie a un progetto cofinanziato dall’Ue. Gli ibis migrano dalle Alpi in Toscana (nell’oasi Wwf di Orbetello, una delle cento dell’associazione, ndr), seguendo una rotta migratoria insegnata dai ricercatori, in un viaggio di oltre mille chilometri. Il progetto nasce nel 2002 con lo scopo di testare l’eventuale possibilità di ricreare una popolazione migratrice di Ibis eremita in Europa, in particolare nelle aree dove la specie era presente in passato. «Nell’ambito del primo progetto LIFE dal 2014 al 2019 una popolazione migratoria di Ibis eremita è stata reinsediata nelle Alpi. Le perdite dovute alla caccia illegale di uccelli in Italia potrebbero essere quasi dimezzate grazie agli sforzi di protezione. Sebbene gli obiettivi del progetto siano stati raggiunti, dei modelli hanno dimostrato che una popolazione di queste dimensioni non è ancora autosufficiente», ha spiegato la ricercatrice Laura Stefani ritirando il premio. Per questo motivo è stata presentata un’altra domanda ed è stato approvato un secondo progetto LIFE: LIFE20 Ibis Eremita (LIFE20 NAT/AT/000 049). Entro la fine del progetto, nel 2028, si prevede che più di 260 Ibis eremita migrino tra le catene montuose settentrionali delle Alpi e la Toscana (il numero minimo calcolato di individui necessari per la sopravvivenza della popolazione selvatica, ndr). Alla fine del primo progetto LIFE, nel 2019, la popolazione era composta da 142 individui. Oltre alle colonie esistenti nel sud della Germania e nella provincia di Salisburgo, verranno istituite altre tre colonie migratorie in Svizzera, Carinzia e Italia settentrionale. 

Il Panda d'Oro del Wwf a Leonore Gewesseler, la ministra austriaca ribelle che ha salvato il Nature Restoration Law

DI TIZIO: «PORTARE AVANTI IN MODO CONCRETO I VALORI DEL WWF»
«Oggi celebriamo il lavoro di chi, ognuno nel proprio campo, ha contribuito alla difesa della natura», ha detto il presidente del Wwf Italia, Luciano di Tizio durante la cerimonia. «In un momento storico in cui alcune voci sembrano volerci dire che la difesa del Pianeta e la conoscenza scientifica non sono così importanti, è fondamentale ricordare che in Italia e nel mondo tantissime persone si impegnano con competenza, passione e capacità di innovazione per portare avanti in modo concreto i valori e i messaggi che il Wwf difende ogni giorno». 

14 aprile 2025 ( modifica il 14 aprile 2025 | 13:07)

14 aprile 2025 ( modifica il 14 aprile 2025 | 13:07)

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