
In un momento storico in cui le parole crisi climatica, riscaldamento globale e perdita di biodiversità animano il dibattito pubblico, e ci richiamano alle nostre responsabilità per difendere il Pianeta, non dobbiamo dimenticare gli strumenti che già abbiamo a disposizione. Come l’Ocean Literacy, che può aiutare anche i “nativi climatici” a comprendere meglio l’influenza umana sull’oceano (e viceversa). La cosiddetta «alfabetizzazione all’oceano» ci richiama, insomma, a spiegare il rapporto esistente tra noi e l’oceano e riflettere sulla relazione esistente tra la vita sulla Terra e la risorsa blu. Per questo da anni Marevivo entra nelle scuole e accompagna le giovani generazioni con due progetti: «Delfini Guardiani dell’Isola» e «NauticinBlu», rivolti rispettivamente alle classi delle scuole primarie e delle secondarie di primo grado delle isole minori e agli istituti nautici italiani e stranieri.
In 16 anni di attività «Delfini Guardiani dell’Isola» ha coinvolto 22mila alunni e alunne che, guidati dagli operatori della Fondazione e dagli insegnanti, hanno preso parte ai laboratori di Marevivo per scoprire la biodiversità del loro territorio, imparando a utilizzare i materiali didattici e gli strumenti forniti (come microscopi e lenti d’ingrandimento) per studiare da vicino l’ecosistema marino. Alla fine del progetto i ragazzi coinvolti come «sentinelle» a difesa del territorio, dell’ambiente e del mare hanno ricevuto l’attestato di «Delfini guardiani dell’Isola» e sono stati chiamati a vigilare, anche in futuro, sul loro territorio, segnalando a Comune, Guardia Costiera e uffici di Parchi Nazionali e Aree Marine Protette buone pratiche e criticità. Dall’altra parte, parlano i numeri: sono, infatti, venti le tappe in Italia, tre quelle in Spagna, due quelle in Portogallo e tre quelle in Grecia dell’ottava edizione di «NauticinBlu», i cui destinatari sono stati anche quest’anno gli studenti degli istituti nautici, futuri operatori del mare: una full immersion di quattro giorni sul tema del mare, che ha visto alternarsi lezioni in aula e attività outdoor. Lo scopo è stato quello di trasmettere ai partecipanti una conoscenza più approfondita degli ambienti marini, delle norme di salvaguardia e di corretta gestione delle risorse, e delle opportunità derivanti dai blue jobs, cercando di mettere in risalto le ripercussioni delle azioni di ogni singolo cittadino sull’ambiente. In otto anni «Nauticinblu» ha coinvolto più di 7mila alunni con l’obiettivo di stimolare ragazzi e ragazze a mettere in pratica tutti gli insegnamenti acquisiti nell’esercizio del loro lavoro.
«Attraverso Delfini Guardiani dell’Isola e NauticinBlu abbiamo scoperto che molti giovani sono alla continua ricerca di uno scopo e hanno bisogno di una scintilla che possa generare in loro nuovi stimoli in grado di distrarli da quel mondo digitale che li allontana dalla realtà, per portarli a contatto diretto con la natura. Il vero cambiamento, profondo e duraturo, si consolida solo a partire dall’educazione ambientale, ma ai giovani vanno forniti gli strumenti necessari a comprendere il pianeta in cui vivono», spiega Rosalba Giugni, presidente della Fondazione Marevivo. «È un privilegio sostenere questo percorso nel Mediterraneo. Solo quest’anno, circa 3.400 studenti e insegnanti hanno partecipato con passione e consapevolezza, contribuendo a innescare un senso di responsabilità che può propagarsi ben oltre le aule scolastiche», aggiunge Daniela Picco, direttore esecutivo della MSC Foundation.
28 giugno 2025
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