
Non c’è due senza tre. Per il terzo anno consecutivo il Torino si aggiudica il memorial «Mamma e Papà Cairo». Al Moccagatta di Alessandria i granata superano 2-1 l’Atalanta in finale, conquistando il trofeo dedicato al ricordo di Maria Giulia Castelli e Giuseppe Cairo, genitori del presidente Urbano Cairo. È un gol di Mattia Pellini a firmare il successo, dopo la risposta di Ruiz de Valdivia all’iniziale vantaggio del Toro firmato Ferraris.
Per la finale Fioratti decide di puntare sui giocatori più freschi, cambiando tutti e undici i giocatori in campo, portiere compreso. Tra i pali tocca dunque a Plaia, la difesa a quattro è composta da Gatto, Pellini, Fiore e Camatta. In mediana spazio alla collaudata coppia Liema Olinga-Ferraris, già protagonista dello scudetto in Under 18. Così come sono tutti reduci da successi tricolori i giocatori del reparto avanzato. Il riferimento offensivo è Falasca, supportato sulla trequarti da Sandrucci, Kugyela e Bonacina. A sbloccare la gara è un gran gol di Ferraris, che al 36’ lascia partire un destro da fuori che non lascia scampo ad Anelli. Il centrocampista si conferma così uno specialista dalla distanza, dopo la rete che a giugno aveva sbloccato la finale scudetto Under 18.
A inizio ripresa Fioratti si gioca il jolly, gettando nella mischia Cacciamani al posto di Sandrucci. La prima occasione del secondo tempo è sul mancino dell’atalantino Mungari, che trova però i guantoni di Plaia. I bergamaschi provano a premere presentandosi con più continuità nella metà campo granata. Il pareggio dell’Atalanta arriva al 57’ con una punizione di Ruiz de Valdivia che supera la barriera e sorprende Plaia. Fioratti prova a dare nuova linfa ai suoi, dentro Galantai, Melo e Gabellini rilevano Liema Olinga, Bonacina e Falasca. A dare la scossa sono le accelerazioni di Cacciamani che, dopo un’estate agli ordini della prima squadra, si conferma giocatore in grado di spostare gli equilibri.
E da un angolo conquistato dall’esterno arriva il nuovo vantaggio del Toro, firmato Pellini. Una settimana da incorniciare per il centrale, già a segno martedì con la maglia dell’Italia Under 19. Tra le fila granata scattano altri due cambi: Carrascosa e Sabone prendono il posto di Fiore e Ferraris. La reazione dell’Atalanta non si fa attendere ma il Toro – grazie anche all’aiuto del palo – riesce a salvarsi. I bergamaschi continuano a premere e Fioratti prova a dare una scossa cambiando la coppia di terzini, puntando sulle energie di Zaia e Barranco.
Pur con un finale in sofferenza, i granata riescono a difendere il vantaggio e festeggiare il successo al «Mamma e Papà Cairo» per il terzo anno consecutivo. Una vittoria arrivata sotto lo sguardo di Gian Piero Ventura, presenza fissa ad Alessandria. «Vengo tutti gli anni con grande piacere – racconta l’ex allenatore –, ho conosciuto la madre e il padre del presidente e sono molto legato a loro. Mi sento quasi uno di famiglia».
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9 agosto 2025 ( modifica il 9 agosto 2025 | 09:04)
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