Home / Economia / Il futuro di Yoox, fumata grigia al tavolo tra azienda e sindacati: «Licenziamenti confermati, poi un’apertura. Annunciato lo spostamento di funzioni a Monaco di Baviera»

Il futuro di Yoox, fumata grigia al tavolo tra azienda e sindacati: «Licenziamenti confermati, poi un’apertura. Annunciato lo spostamento di funzioni a Monaco di Baviera»

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È fumata grigia su Yoox, il colosso dell’e-commerce della moda appena acquisito da MyTeresa, società tedesca controllata da LuxExperience che ha annunciato in video call 211 esuberi e cioè un taglio di 165 addetti fra Bologna Interporto e Zola Predosa e una cinquantina nel milanese. 

Durante l’incontro fiumecon Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs convocato da Assolombarda, la proprietà prima ha confermato di voler procedere con i licenziamenti poi ha concesso un piccolo spiraglio.

Yoox e la conferma dei licenziamenti al tavolo di confronto

L’azienda, che si è giustificata con la profonda crisi del settore e ha annunciato lo spostamento di alcune funzioni a Monaco di Baviera e, secondo indiscrezioni, in Polonia, «ha ribadito — informano le sigle sindacali nazionali — la chiusura a soluzioni alternative ai licenziamenti». 

Anche se, davanti «alla posizione unitaria e determinata dei sindacati, si è in un secondo momento dichiarata disponibile a “valutare” tutti gli strumenti di gestione della crisi». Una posizione che però, «se non supportata da azioni concrete», non basta al sindacato.

La fumata grigia e un’apertura a trovare soluzioni

Dopo una sospensione del tavolo, si è fissato allora un nuovo incontro per lunedì 15 settembre, «al fine di comprendere quali siano le reali intenzioni della società». Nel frattempo, sono confermate le assemblee di venerdì 12 in cui i lavoratori si riserveranno di proclamare ulteriori azioni di lotta. 

Una possibilità paventata anche dal segretario regionale della Cgil, Massimo Bussandri: «Su questo territorio non si può prescindere da quanto abbiamo scritto nel Patto per il lavoro e per il clima — rivendica —: nessuno può procedere a licenziamenti unilaterali. O si risolve intorno a un tavolo oppure la risposta è il conflitto». 

«È inaccettabile — rafforzano i rappresentanti locali delle categorie del commercio, Mariano Vendola (Filcams) e Silvia Balestri (Fisascat) — che l’unica misura che Yoox intende percorrere per risanare i propri bilanci sia l’espulsione di 211 addetti, oltre un quinto dell’intera forza lavoro; una riorganizzazione che prevede l’esternalizzazione e l’accentramento all’estero di importanti professionalità e che contribuisce a impoverire ulteriormente il territorio».

Nel frattempo, e in attesa che il ministero delle Imprese e del made in Italy fissi una data precisa per il tavolo di crisi già annunciato entro la settimana del 22 settembre, la Regione Emilia-Romagna convoca un confronto per il 17. 

Le proteste dei sindacati e della Regione

«La conferma della volontà di procedere a licenziamenti collettivi da parte di Yoox è inaccettabile e contraria allo spirito del Patto per il lavoro e per il clima — commenta l’assessore regionale al Lavoro, Giovanni Paglia —. Nessuno contesta le difficoltà oggettive di mercato, né la volontà del gruppo di riorganizzarsi dopo l’operazione di acquisizione di maggio 2025: deve tuttavia essere chiaro che i costi non possono essere scaricati sui lavoratori scartando, in assenza di percorsi condivisi su piano industriale e investimenti, la possibilità di un ricorso agli ammortizzatori sociali. Deve essere, inoltre, chiaro che esiste un sistema regionale che unito resiste e cerca alternative a ogni ipotesi di licenziamento unilaterale».


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10 settembre 2025

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