Buongiorno,
ho ricevuto dalla mia scuola, in quanto docente a t.i., un avviso riguardante il fondo ESPERO, con la possibilità di adesione attraverso una formula di silenzio-assenso. Esiste però anche la possibilità di non aderire entro 9 mesi dal ricevimento dell’avviso.
La mia domanda è se è conveniente o no in ottica di previdenza.
Molti sigle sindacali lo sconsigliano.
L’adesione a una forma di previdenza complementare, come ESPERO, è fondata sul principio della volontarietà. Tuttavia, la normativa prevede il meccanismo del “conferimento tacito” del TFR, cioè il trasferimento automatico del TFR maturando al fondo pensione se il lavoratore non manifesta espressamente la volontà di mantenerlo in azienda entro il termine previsto. In questo caso, la volontarietà si esaurisce nel momento della scelta: una volta aderito, il rapporto con il fondo segue regole specifiche stabilite dalla legge, dallo statuto o dal regolamento del fondo, e l’adesione è in via generale irreversibile, salvo la possibilità di trasferire la posizione ad altra forma pensionistica secondo il principio della portabilità.
Vantaggi dell’adesione al fondo ESPERO
1. Possibilità di integrare la pensione pubblica
L’adesione consente di costruire una pensione integrativa rispetto a quella obbligatoria, utile in prospettiva della possibile riduzione del tasso di sostituzione della pensione pubblica futura.
2. Vantaggi fiscali sui contributi versati
I contributi versati (sia dal lavoratore che dal datore di lavoro) sono deducibili dal reddito complessivo fino a € 5.164,57 annui. Per i lavoratori di prima occupazione successiva al 1° gennaio 2007, sono previste ulteriori deduzioni nei primi 5 anni e nei successivi 20 anni secondo regole specifiche.
3. Esenzione fiscale per il premio di risultato destinato a previdenza
Se il premio di risultato, soggetto a tassazione agevolata, viene destinato alla previdenza complementare, la somma è esclusa da prelievo fiscale anche se eccedente il limite di deducibilità, fino a € 8.164,57
4. Portabilità della posizione
In caso di cambio lavoro o di volontà di cambiare fondo, è possibile trasferire la posizione maturata ad altra forma pensionistica complementare.
Svantaggi e criticità dell’adesione
1. Irreversibilità dell’adesione
Una volta avvenuta l’adesione (anche tramite silenzio-assenso), il rapporto con il fondo segue regole rigide, e la possibilità di “recedere” è limitata alla sola portabilità verso altri fondi, non al recupero del TFR in azienda
2. Il TFR non resta in azienda
Optando per ESPERO, il TFR maturando viene devoluto al fondo pensione e non resta accantonato in azienda, perdendo così la rivalutazione garantita dalla normativa ordinaria sul TFR (1,5% fisso + 75% dell’inflazione). Il rendimento del fondo dipende dall’andamento dei mercati finanziari e dalla gestione del fondo.
3. Contributo di solidarietà a carico del datore di lavoro
Sulle somme a carico del datore di lavoro (escluse le quote di TFR destinate alla previdenza complementare), viene applicato un contributo di solidarietà del 10%, che però non accresce la posizione individuale dell’aderente e non alimenta la posizione assicurativa individuale
4. Regole di riscatto e anticipazione limitate
Le possibilità di riscattare le somme o richiedere anticipazioni sono limitate da regole specifiche di legge e regolamento del fondo, e non sono paragonabili alla flessibilità del TFR lasciato in azienda.
Per un docente a tempo indeterminato, l’adesione al fondo ESPERO tramite silenzio-assenso comporta la devoluzione automatica del TFR maturando al fondo pensione complementare, con vantaggi fiscali e la possibilità di costruire una pensione integrativa, ma anche con l’irreversibilità della scelta e il rischio di un rendimento inferiore rispetto al TFR lasciato in azienda. La scelta se aderire o meno deve essere ponderata in relazione alle proprie aspettative previdenziali, all’orizzonte temporale lavorativo, alla propria propensione al rischio e alla situazione personale e familiare. La posizione generalmente prudente dei sindacati riflette la tutela di questi aspetti, in particolare per chi è vicino alla pensione o preferisce la sicurezza del TFR in azienda.