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Il dna bresciano inizia in panchina:tre coppie di allenatori fatte in casa per calcio, basket e volley

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L’estate 2025 sarà ricordata come quella della riscoperta del territorio nel nostro sport. “Siamo bresciani e siam figli tuoi”, la strofa più celebre (incisa anche nella nuova maglia dell’Union Brescia, ora acquistabile anche online) di «Madonnina dai riccioli d’oro», divenuta ormai l’inno cittadino, si è trasformata in “Siamo bresciani e ti alleniamo noi”. In qualunque sport di squadra al maschile (fa eccezione la pallanuoto, ma Sandro Bovo è ormai bresciano d’adozione e i suoi ripetuti no al Recco ne sono una prova), non solo nel calcio, dove l’Union Brescia ha fatto dell’orgoglio provinciale il proprio tratto distintivo sin dal primo giorno. 

Anche nello staff tecnico: in panchina ci sono Aimo Diana e Emanuele Filippini, ex compagni nel Brescia da calciatori, cresciuti nel settore giovanile delle rondinelle, che aveva pescato a Poncarale (per il primo) e a Urago Mella (per il secondo) negli anni d‘oro della «cantera», che sfornava potenziali campioni e foraggiava anche i bilanci, con cessioni record.
Nel basket, che per primo ha raggiunto livelli di eccellenza al momento irraggiungibili per le «cugine», la Germani ha scelto di mettere nelle mani dell’ex assistente Matteo Cotelli, 38 anni, bresciano doc, quella squadra che lui ha visto crescere prima da assistente e poi da vice, tanto di Magro quanto di Poeta, sino alla finale scudetto. Al suo fianco ci sarà un concittadino, suo «gemello» in panchina. Quando Cotelli è passato da numero tre a numero due, nello staff, Gianpaolo Alberti lo ha seguito a ruota scalando posizioni. Ora sarà il suo vice: insieme, mercoledì, si sono recati nel ritiro della nazionale italiana per salutare il loro ex «capo» Giuseppe Poeta e fare subito squadra con Alessandro Lotestoriere, che sarà l’assistente a Brescia. Un incarico che ricoprirà quest’estate agli Europei (il ct Pozzecco ha Casalone e Fucà come secondo e terzo allenatore), dato che sia Poeta sia Riccardo Fois tra 12 giorni saluteranno gli azzurri per rientrare nei loro club, a Milano e New York.

Non per ultima, anche la pallavolo si è unita a questo filone di coppie nostrane. Giovedì l’Atlantide, targata Consoli Sferc Centrale del Latte, che il prossimo anno proverà a centrare la promozione in Superlega fallita per un soffio quest’anno (in finale ha perso con Cuneo), ha ufficializzato il passaggio di Simone Tiberti, 44 anni, dalla cabina di regia sotto rete al ruolo di vice allenatore. Sarà lui ad affiancare Roberto Zambonardi, colonna del club e guida storica. Il «Tibe» ha peraltro già maturato l’esperienza da coach, con i più giovani, parallelamente ai suoi ultimi anni di carriera (brillante, con quattro promozioni in A1 e la nazionale raggiunta ai Mediterranei e alle Universiadi): ha già portato l’Under 15 provinciale in finale nel Trofeo dei territori in Lombardia. E da qui, dal territorio, si riparte. Tutti insieme, sotto lo stesso cielo, come mai prima d’0ra.


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2 agosto 2025 ( modifica il 2 agosto 2025 | 11:30)

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