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Il cane Neve costretto a vivere tra parassiti e i suoi stessi escrementi. Sequestrato e curato, denunciato il proprietario

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Era detenuta in condizioni terribili. Sprovvista di microchip, doveva vivere in uno spazio male recintato, in cui doveva muoversi tra i propri stessi escrementi e deiezioni, con a disposizione poca acqua e pure sporca. Presentava anche diverse ferite sul collo, sulla schiena e sulle zampe. Era estremamente magra, con il pelo secco e diradato sulla schiena, forse a causa di una infestazione di parassiti. L’incubo di Neve, così si chiama la femmina di pastore maremmano costretta a subire tutto questo, è però finito dopo l’intervento delle guardie zoofile dell’Oipa, l’Organizzazione internazionale protezione animali. 

La prigione di Neve era a Soliera, nel Modenese, all’interno di un capannone. Dentro al recinto che le era stato ricavato, le guardie zoofile hanno rinvenuto numerosi scarti di cibo, tra i quali anche piccole ossa bianche, probabilmente di pollo. Se questa era la sua base di alimentazione,  era altamente inadeguata e anche potenzialmente pericolosa, perché le piccole ossa si scheggiano facilmente durante la masticazione e possono provocare danni allo stomaco e all’intestino.

Considerate le condizioni in cui è stata trovata, Neve è stata sequestrata e affidata ad un canile di competenza per il territorio, dove ha ricevuto le cure veterinarie di cui necessitava. Il proprietario è stato invece denunciato alla Procura della Repubblica. 

«Neve è un cane buono e socievole – spiega Sara Ferrarini, coordinatrice provinciale delle guardie zoofile Oipa di Modena e provincia -. Ci ha subito lasciato avvicinare nonostante fosse in evidente stato di sofferenza. Il sopralluogo e il contestuale sequestro ci hanno dato la possibilità di salvarla e prestarle le cure necessarie». 

Questi interventi di salvataggio non sarebbero possibili senza l’aiuto dei cittadini. Per questo l’Oipa invita chiunque sia a conoscenza di maltrattamenti o noti situazioni di forte disagio in animali detenuti in qualunque circostanza a fare denuncia o a comunicarlo alla stessa Oipa che con le sue unità distribuite in tutta Italia provvederà alle verifiche del caso. Sul sito dell’associazione è disponibile un apposito modulo per le segnalazioni online. 

4 novembre 2025 ( modifica il 4 novembre 2025 | 20:01)

4 novembre 2025 ( modifica il 4 novembre 2025 | 20:01)

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