Un viaggio di 700 chilometri per trovare la felicità. Dalla gabbia di un canile in provincia di Roma, alle verdi campagne bavaresi. Fluke, simil pastore tedesco, da qualche settimana vive in Germania, a casa della famiglia Werner. «Tutti gli vogliamo bene e ci prendiamo cura di lui come merita. Si gode le lunghe passeggiate, annusando ovunque, e vive così tante nuove esperienze che ha bisogno di dormire molto. Qui non gli manca più nulla. Gli altri nostri due cani lo hanno accettato e lo hanno accolto a tutti gli effetti nella nostra famiglia» raccontano i suoi nuovi responsabili umani, che lo hanno adottato tramite l’associazione Alfa Odv.
Un finale tutt’altro che scontato, perché i guai di Fluke erano cominciati quando era ancora poco più che un cucciolo. Nato presumibilmente nel 2019, quando ha compiuto un anno di vita, era già finito in un canile in provincia di Roma, perché trovato vagante sul territorio. Non aveva microchip, nessuno lo aveva più cercato. E da allora, per lui, non c’erano mai state richieste di adozione. Alla solitudine di una gabbia, qualche anno dopo, si aggiunge un’altra batosta: la leishmaniosi, malattia che attacca le difese immunitarie e colpisce gli organi interni.
«Noi operiamo nei canili in provincia di Roma, cerchiamo di dare speranza agli ultimi fra gli ultimi. Quando l’abbiamo incontrato, nell’inverno del 2024, Fluke era un cane consumato dalla malattia, “spento” nel corpo e nell’animo. Ma ci ha colpito il suo riaccendersi ogni volta che ci vedeva. Lo abbiamo preso sotto la nostra tutela e portato all’Alfa Village, il rifugio dove accogliamo cani che hanno bisogno di terapie oppure di un recupero comportamentale» racconta Nicole Amoroso, educatrice di Alfa Idv.
«Fluke aveva infiammazioni alle articolazioni e organi interni sofferenti. Abbiamo avviato la terapia e una dieta adeguata e lui è rifiorito. Inoltre, vedevamo che traeva molto sollievo dalle nostre attenzioni e questo i ha fatto capire subito che era un cane estremamente docile, con una gran voglia di vivere, che comunicava bene con gl altri cani ed era compatibile coi gatti: quest’ultima è una caratteristica che non sarebbe potute emergere in canile. È la prova che in canile ci sono cani fantastici e che non bisogna lasciarsi influenzare da pregiudizi a riguardo». Data la salute precaria, all’inizio Fluke viene inserito in un programma di adozioni a distanza. Poi le cose migliorano e il cagnolone, che prima dimostrava molti di più dei suoi circa 6 anni d’età, torna perfettamente in forma, ricomincia a giocare con gli altri cani e a interagire coi volontari e i visitatori, godendosi le giornate al rifugio.
Dove, a dicembre, arriva in visita la famiglia Werner, che abita in Baviera, ma che attraverso Alfa Odv aveva già adottato Chorizo, un cane di 14 anni. «Volevamo conoscere il posto da dove veniva il nostro Chorizo e allora mio marito è venuto all’Alfa Village e si è ritrovato inaspettatamente davanti alla casetta di Fluke. Ed è stato amore a prima vista, non solo per lui, ma anche per il cane. Certo, lo aveva già intravisto sul sito, ma l’idea iniziale era di non prendere un altro cane. Ma, si sa, spesso le cose vanno diversamente da come ci si immagina. Fluke ha avuto l’opportunità di uscire a passeggio con mio marito e gli è piaciuto molto». Nei giorni successivi, le passeggiate sono diventate sempre più frequenti. «Mio marito tornava sempre da lui per parlargli e conoscerlo meglio. È stato un periodo bellissimo. Poi è arrivato il giorno della partenza. Mio marito è andato a salutarlo un’ultima volta e gli ha promesso che presto lo avrebbe portato a casa con noi. Fluke sembrava capire, molto fiducioso e felice. Ogni mese, gli facevamo arrivare un pacco a sorpresa con tante prelibatezze. Già da lì sentiva l’odore della sua nuova famiglia e percepiva che in casa vivevano altri due cani» racconta la signora Werner in una lettera ai volontari.

«Per questa famiglia la leishmaniosi non è stata una barriera, ma un motivo in più per salvare un cane senza casa – conclude Nicole Amoroso – Adottare un cane con questa malattia può essere complesso: è importante per noi rendere la famiglia edotta e consapevole. Ma avere la leishmaniosi non significa essere “condannati”: i valori di Fluke ad esempio si sono dimezzati e i suoi organi interni stanno bene. La risposta all’attacco della malattia è diversa da organismo a organismo. È altrettanto importante diffondere le giuste istruzioni per prevenire questa malattia che è endemica e trasmessa da un parassita: bisogna sempre proteggere il proprio animale con gli antiparassitari, è raccomandabile fare una profilassi tutto l’anno».
Se anche voi state pensando di adottare un cane o un gatto, provate a dare un’occhiata alla sezione di Corriere Animali dedicata alle adozioni. E leggete le storie di chi questa esperienza l’ha fatta nella nostra pagina speciale che le raccoglie tutte.
30 giugno 2025 ( modifica il 30 giugno 2025 | 07:54)
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