
Un pareggio che non soddisfa appieno nessuno. Tra Bari e Sampdoria, nel quinto turno del campionato di B, finisce 1-1. Un risultato giusto, maturato nel primo tempo, mentre nella ripresa davvero poco da dire. Il Bari inizia in modo diverso rispetto a quanto visto nelle prime partite di campionato. Caserta schiera la difesa a tre, con Meroni che va a completare il reparto già composto da Vicari e Nikolaou. In mezzo sono lanciati per la prima volta assieme Castrovilli e Maggiore, ai lati di Verreth. Davanti ecco il tandem pesante Gytkjaer-Moncini.
Il primo quarto d’ora passa senza troppe emozioni, con le due squadre impegnate più che altro a studiarsi e a non lasciare spazio agli avversari. Complice la situazione di classifica (Samp ultima, Bari penultimo), prevale più la paura di perdere che la voglia di vincere. L’unica (brutta) notizia per i biancorossi arriva da Vicari, costretto al cambio dopo 16 minuti per un problema fisico a seguito di uno scontro di gioco con Cuni. Al suo posto
entra Pucino.Â
Al 26’ arriva la prima occasione del match, che vede per protagonista Benedetti. L’ex della partita, servito da Pafundi, lascia partire un destro dal limite dell’area che trova presente Cerofolini. Sono le prove generali del vantaggio, che si concretizza due minuti dopo. Ancora Pafundi, stavolta da destra, è libero di pensare e servire Depaoli, a sua volta bravo ad anticipare Meroni e a superare l’incolpevole Cerofolini.Â
Il Bari non ci sta e dopo pochissimo si rimette in carreggiata. La rete di Moncini al 32’ è da attaccante vero, così come il cross di Dickmann è da piedi buoni. Un gran gol, di vitale importante in questo momento del match. I biancorossi acquisiscono fiducia, con un Dorval spesso e volentieri intraprendente sul versante sinistro. Proprio da una sua idea nascono i presupposti per un tiro dalla distanza di Castrovilli che non è accompagnato dalla necessaria precisione e si spegne sul fondo. Si va al riposo con il risultato in parità , sebbene allo scadere Benedetti abbia ancora una buona chance per mettere il suo nome tra i marcatori nel tabellino, ma il destro è ciabattato e per Cerofolini non ci sono problemi.
La ripresa si apre senza sostituzioni e con un atteggiamento identico delle due compagini. Poca precisione, molto agonismo, ma la qualità è davvero un’altra cosa. Castrovilli e Pafundi, quelli che avrebbero nelle corde certe giocate, si accendono a intermittenza. Al culmine di un’azione parecchio casuale Abilgaard potrebbe far saltare il banco con un colpo di testa dal limite dell’area, largo di un nulla.
Pafundi prova a mettersi in proprio galoppando dalla propria trequarti, fino ad arrivare al limite dell’area pugliese, ma il sinistro non crea patemi a Cerofolini. Dall’altra parte Dorval cerca di farsi vedere, ma contratto con efficacia dalla retroguardia doriana, mentre finalmente Gytkjaer entra in partita con un bel movimento nello spazio, non accompagnato da un destro preciso. Si tratta dell’ultima palla gestita da Gytkjaer perché poco dopo Caserta lo sostituisce con Sibilli. Esce anche un deludente Maggiore, per un Darboe che cerca di garantire più dinamismo e fisicità .Â
È sempre la Sampdoria però a rendersi pericolosa. Cuni porta a spasso Meroni e cerco il destro a giro, largo davvero di poco. Il Bari risponde con il solito Dorval, tra i più positivi dei suoi. Il franco-algerino duetta con Sibilli e, giunto a due passi dalla porta, trova l’opposizione decisiva del portiere ospite Ghidotti. Finisce così, senza vincitori né vinti. Poco, pochissimo per entrambe le squadre per uscire dai bassifondi della classifica.
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27 settembre 2025 ( modifica il 27 settembre 2025 | 21:45)
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