
Un inizio che ha dovuto fare i conti con una situazione internazionale imprevista (l’entrata in guerra degli Usa nello scontro tra Israele e Iran), ma che nell’ultimo collegamento ha fatto registrare per la prima volta indici di riempimento oltre il 90% (con precisione il 94%). Ecco che la linea aerea diretta tra Bari e New York inizia a decollare nella speranza che possa consolidarsi e rilanciare con più frequenze settimanali. È stato Carlo Stradiotti, amministratore delegato Neos, a spiegare che «l’obiettivo è di trasportare circa 12.700 viaggiatori nel primo anno di operatività contribuendo a rafforzare i legami tra Italia e Stati Uniti e a promuovere lo sviluppo dei flussi leisure e business tra i due Paesi. Dopo il successo del collegamento che dalla scorsa estate ha unito la Sicilia agli Stati Uniti, questa nuova tratta rappresenta un’ulteriore espansione delle nostre connessioni internazionali, servendo un’altra importante regione come la Puglia».
I numeri
Stradiotti è a capo della compagnia aerea controllata dal gruppo Alpitour e nel volo inaugurale del 4 giugno scorso aveva indicato proprio le performance del primo mese per fare un bilancio iniziale. Cosa è successo? I dati indicano un totale di 1.717 passeggeri trasportati fino al 25 giugno scorso. Ovvero otto collegamenti (quattro voli d’andata e quattro di ritorno) con una media di 214 viaggiatori a collegamento. Tenendo presente che 12.700 passeggeri dovrebbero essere registrati nell’arco di 40 voli (tutti i mercoledì fino al 15 ottobre) la media a collegamento è di 317 passeggeri ogni singola movimentazione.
L’impennata degli ultimi giorni
Lo scostamento non manca, ma ci sono diversi fattori da considerare. E soprattutto il volo tra Bari e New York di mercoledì scorso ha fatto segnare 334 passeggeri su una capienza complessiva di 355 posti (la rotta viene assicurata da un Boeing 787-9oo Dreamliner). «Certo che c’è interesse per il volo – spiega Piero Innocenti, presidente vicario di Fiavet Puglia (agenzie di viaggio aderenti a Confcommercio) – e i nostri clienti vedono di buon occhio la possibilità di raggiungere New York senza scali. Tuttavia in questo inizio di servizio si sono verificati alcuni episodi che inevitabilmente hanno influito sulle performance. Le decisioni di Donald Trump da una parte e le guerre dall’altra hanno portato annullamenti di pratiche perché la gente si è spaventata. D’altronde nelle ultime due settimane un po’ tutto il movimento turistico verso gli Stati Uniti ha sofferto fino all’arrivo della pace con l’Iran. Ora speriamo in una ripresa».
Il volo inaugurale
Al volo inaugurale, in arrivo dagli States, erano presenti 95 passeggeri e altri 157 si erano imbarcati da Bari verso New York. La settimana successiva c’erano 250 viaggiatori in arrivo e 195 in partenza, mentre il 18 giugno i biglietti venduti erano 292 in arrivo e 175 in partenza. I flussi, infine, sono decollati il 25 giugno con 219 passeggeri in arrivo e 334 in partenza. Mantenere quest’ultimo trend risulterà vitale per centrare il target finale. «Sicuramente l’obiettivo è rendere stabile il collegamento in vista della stagione estiva 2026. Proseguire anche per il Capodanno? Non ci sono i margini – disse ancora Stradiotti – anche perché mancano gli aerei da utilizzare per i voli. Magari puntiamo a raddoppiare le frequenze il prossimo anno».
L’ottimismo del numero di AdP
«Con quattro slot settimanali – conclude Innocenti – è possibile pianificare una vacanza più corposa che potrebbe prevedere anche altri spostamenti verso mete interne agli Usa. Speriamo che la compagnia stringa accordi per proseguire con altri voli in modo da restare all’estero otto-dieci giorni». «Siamo soddisfatti per l’andamento della rotta – sostiene Antonio Maria Vasile, presidente di Aeroporti di Puglia – e i risultati sono in linea con quanto previsto in fase di programmazione. Avere più frequenze è un obiettivo che contiamo di raggiungere. D’altronde la scommessa è di tutto il territorio».
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29 giugno 2025
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