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I soccorsi della Guardia di Finanza in mare (e in montagna) si pagheranno: il costo in caso di dolo

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Chiamiamola la spending review alle attività della Guardia di Finanza. Con la coperta corta che impongono i vincoli di Bilancio della manovra finanziaria è prevista anche la razionalizzazione per l’attività delle Fiamme Gialle impegnate nel soccorso alpino e in quello in mare. Parliamo dell’articolo 129 del Disegno di legge di Bilancio che prescrive che ogni richiesta di soccorso fatta alla Guardia di Finanza dal 2026 dovrà essere giustificata.

Le attività di soccorso a pagamento

Dall’anno nuovo, dunque, se questo articolo verrà convertito in Parlamento la ricerca, il soccorso e il salvataggio in montagna o in mare saranno considerate operazioni a pagamento. Il contributo sarà dovuto anche da chi procura, per dolo o colpa grave, un incidente o un evento che richiede l’impiego di uomini e mezzi delle Fiamme Gialle. Sarà quindi importante fare attenzione ai fuori pista in montagna, arrampicate o escursioni e passeggiate per sentieri impervi oppure uscite in barca la «domenica».

Il costo calcolato dal ministero del Tesoro

Secondo indiscrezioni dovrà essere il ministero dell’Economia a determinare il costo delle operazioni di ricerca, soccorso e salvataggio determinate dalle imprudenze. Il contributo dovrebbe essere calcolato in relazione alle voci di costo, sarà ponderata su base oraria o forfettaria considerando anche le spese per il personale, i mezzi, il carburante e le attrezzature necessarie. Tariffe che dovranno essere aggiornate annualmente sulla base degli indici Istat rilevati al 31 dicembre dell’anno precedente.

Il soccorso comunque garantito a tutti

Nulla è dovuto in caso di interventi di ricerca, soccorso e salvataggio effettuati dal corpo della Guardia di Finanza nei casi in cui sia impedito il corretto svolgimento di un servizio pubblico, in quelli di falsi pericoli per creare allarme o ancora quando scatta l’obbligo di assistenza e di salvataggio. Resta valido il principio che il soccorso deve essere garantito a tutti senza discriminazione, e solo in casi di comportamento doloso o irresponsabile si può configurare un obbligo di risarcimento o rimborso.

Gli interventi

Secondo l’ultimo report della Guardia di Finanza, ripreso dal Sole 24 Ore, gli interventi effettuati dal Soccorso Alpino sono stati 2.517 ed hanno permesso di portare in salvo 2.857 persone e recuperare 228 salme. E nei primi cinque mesi del 2025 l’attività alpestre non si è ridotta.

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6 novembre 2025

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