
I narcos, all’inizio, usavano solo dei normali pick up. Poi hanno aggiunto delle protezioni per sostenere scontri con i rivali o le forze di sicurezza. Il passo successivo è stata la produzione di blindo fai-da-te, detti mostri. Infine, l’ultima innovazione: una mitragliatrice sul tetto dei SUV controllata da remoto grazie ad una telecamera.
Almeno due di questi mezzi sono stati segnalati e filmati da droni a Teocaltiche, stato di Jalisco, base di uno dei cartelli più militarizzati e agguerriti, quello di «Nuova Generacion» guidato da El Mencho. I criminali li hanno usati nelle vie della cittadina durante una delle loro incursioni.
Secondo fonti della polizia – citate dal sito Dominio Pubblico – sono mitragliatrici che permettono un volume di fuoco sostenuto.
Il fenomeno dei veicoli speciali è cresciuto in parallelo all’intensificarsi della battaglia per il controllo dei corridoi della droga e delle aree contese. I banditi avevano bisogno di qualcosa che permettesse loro di raggiungere gli obiettivi, ingaggiare il nemico, intercettare convogli di altre organizzazioni. E a tal fine hanno impiegato tecnici che hanno messo a punto diversi tipi di “mostri”. Sono dotati di torrette, feritoie, rostri per sfondare sbarramenti.
Dopo l’impiego – esteso – dei blindo i pistoleri hanno potenziato il loro arsenale per contrastare i mezzi. Ecco le bombe rudimentali, i lanciagranate tipo RPG, i droni in grado di sganciare piccole bombe. Un lento e inesorabile scivolamento verso forme di guerriglia.
Se da un lato il ricorso a mezzi inusuali è parte di una mossa propagandistica dei boss per ostentare le capacità, dall’altro è evidente la portata della sfida. Una minaccia che si manifesta quotidianamente con agguati, collusioni con la politica, passaggio di stupefacenti, ferocia senza limiti.
A questo proposito c’è stato uno sviluppo investigativo importante. Poche settimane fa un sicario di appena 17 anni ha ucciso il sindaco di Uruapan, Carlos Manzo, una figura nota per la sua campagna anticrimine e le critiche nei confronti dell’esecutivo. Delitto che ha destato emozione. Ieri le autorità hanno arrestato Josè Armando N., detto El Licenciado, accusato di essere il regista dell’omicidio. Avrebbe diretto la pianificazione e l’attuazione dell’attentato usando sistemi criptati, un assassinio ispirato dal cartello di Jalisco.
Le notizie a sud del confine Usa suscitano molta attenzione – e non da oggi – a Washington, dove ambienti politici di destra auspicano un’azione diretta statunitense simile a quella condotta nei Caraibi. Donald Trump ha autorizzato l’intelligence a dare la caccia ai contrabbandieri, ha offerto assistenza al vicino e ha esercitato pressioni sul Messico che, però, ha ribadito il suo «no» a qualsiasi violazione della sovranità nazionale.
Per ora non c’è spazio per raid americani nel teatro messicano.
20 novembre 2025 ( modifica il 20 novembre 2025 | 16:34)
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