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I Fridays for Future ridipingono a Torino una pista ciclabile sbiadita da mesi: «Se non ci pensa la politica, lo facciamo noi»

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«Se non ci pensa la politica a ridipingere le ciclabili, lo facciamo noi». Gli attivisti di Fridays for Future hanno ripristinato questo venerdì mattina 27 giugno un tratto della corsia ciclabile sbiadita da mesi nel controviale di corso Regina Margherita in Vanchiglietta, poco lontano dal circolo Kontiki dove sono in corso i festeggiamenti per i due anni dall’inaugurazione della loro sede. 

«Abbiamo portato il tema della segnaletica orizzontale sbiadita all’attenzione dell’amministrazione locale a febbraio, ma da allora la situazione è migliorata in modo impercettibile – fa notare Viola di Fridays -. Servono maggiori sforzi, perché se le strade non sono sicure per tutti significa che abbiamo un’emergenza, che va trattata come tale». In quell’occasione il movimento aveva inviato una lettera all’assessora Chiara Foglietta, che aveva poi ricevuto una delegazione nei suoi uffici per parlare di oltre 100 attraversamenti ciclabili e ciclopedonali sbiaditi e oltre 15 piste e corsie ciclabili divenute pressoché invisibili. Senza contare le migliaia di strisce pedonali scolorite. 

L’azione «per la mobilità sostenibile e contro la città dell’auto, un paradigma vecchio e che ci sta guidando verso un pianeta invivibile», è avvenuta durante una pedalata di protesta insieme ai residenti del quartiere. A quasi 35 gradi. In piena ondata di calore che sta colpendo la città. «Il caldo è un problema enorme che si riversa su un territorio impreparato ad affrontarne gli effetti – osserva Guglielmo -. Siamo spaventati dall’aumento della mortalità, dai blackout delle ultime settimane e dai fenomeni meteorologici estremi: grandine, esondazioni e trombe d’aria». 

Secondo Fridays for Future, il movimento che da sei anni si batte per la giustizia climatica, «la crisi climatica deve stare in cima all’agenda di chi amministra la città, perché proprio le città dovranno andare incontro ad una trasformazione strutturale. Bisogna parlare ai cittadini di quello che sta succedendo, mostrare le cause del problema ed intraprendere delle soluzioni credibili. Raccontare la verità e agire».


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27 giugno 2025

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