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I Fantastici 4, lo spettro di Soderbergh, paradiso Barbareschi, la sconosciuta a Tunisi e altri 6 film al cinema o in digitale

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Ennò, i blockbusters non sono tutti uguali. Ci sono quelli che inventano storie di sana pianta e ne fanno una saga rigogliosa come avviene con i fiori nelle serre pregiate. Quelli che riprendono fumetti e graphic novel e vanno a ricalco: fedeli, devoti, appassionati. Quelli che sfruttano un’ispirazione originaria ma poi rivisitano, stravolgono, attualizzano, ora centrando il bersaglio ora sfiorandolo ora mancandolo clamorosamente. I Fantastici Quattro – Gli inizi, strettamente legato alle radici cartacee, è il 37esimo titolo del Marvel Cinematic Universe, primo della cosiddetta Fase 6, nonché secondo reboot della saga. Siamo su Terra 828, un mondo parallelo di un multiverso vintage in cui si riconoscono i simboli americani degli Anni Sessanta: gli schermi a oblò degli apparecchi tv, il design grigioperla degli arredi, il profilo urbano appuntito dai grattacieli, i modelli di entertainment stile Ed Sullivan Show, l’abbigliamento minimale e persino i comportamenti, deliziosamente retrò. Sembra di essere in un cartoon dei Pronipoti o in una serie tv d’antan come Vita da strega

Il tutto equivale a un elogio della famiglia, dell’unità di intenti con cui ogni risultato può essere raggiunto e dei legami di sangue che nemmeno nel peggiore degli incubi possono essere spezzati. I personaggi li conoscete: i Fantastici Quattro sono ex astronauti, parenti e amici tra loro, che durante una missione spaziale hanno subito una modificazione del Dna e si sono trasformati in supereroi ultra accessoriati: 1) Reed Richards – Mister Fantastic (Pedro Pascal), gommoso scienziato nonché nerd tenerissimo, il cervello più fine del Pianeta, con un piano B sempre in tasca; 2) Sue Storm – La donna invisibile (Vanessa Kirby), moglie di Reed, generatrice di impenetrabili campi di forza magnetici, stavolta incinta di un bebé predestinato, Franklyn; 3) Johnny Storm – la Torcia umana (Joseph Quinn), fratello di Sue, dominatore del fuoco e uomo volante, piuttosto indisciplinato; 4) Ben Grimm – La Cosa (Ebon Moss-Bachrach), il migliore amico di Reed, scolpito nella roccia, dotato di una forza sovrumana.

Una perfetta famiglia americana, i cui componenti compiono imprese eccezionali e, se capita, s’innamorano, scherzano con gli scugnizzi in strada e fanno la spesa al supermercato, proprio come i comuni mortali. La minaccia, mammamia, viene da un dominus cosmico, tale Galactus (Ralph Ineson), strapotente semidio millenario, gigantesco divoratore di mondi, vecchio di 14 miliardi di anni, in cerca di un erede per potersi finalmente godere un’irraggiungibile pensione, aiutato dall’araldo – maggiordomo Shalla Bal – Silver Surfer (Julia Garner), in pratica una sirena volante appoggiata a un surf che ricorda la donna coperta d’oro di 007 Goldfinger. I Fantastici Quattro si scontrano con il pantagruelico avversario andandolo a stanare nella sua comfort zone. Il piccolo Franklyn, a cui mamma e papà, tanto per gradire, fanno leggere L’evoluzione della specie di Darwin, diventa la chiave dell’impresa

Lo schema è ripetitivo ma assai vivace: la calma prima della tempesta, le premesse della battaglia, lo scontro al limite della fantasia. Il californiano Matt Shakman, 49 anni, all’opera seconda dopo Cut Bank – Crimine chiama crimine del 2014 ma con un lungo curriculum televisivo, descrive il suo film come «una celebrazione dei sogni Anni Sessanta». Non fa mai il passo più lungo della gamba: zero metafore, nessuna comparazione politica, solo una generica profezia sociale o antropologica. Basta e avanza il catastrofismo implicito del mondo fumettologico con i suoi eroi perfetti, ben pettinati, sempre con i nervi a posto anche mentre scendono nell’inferno di Galactus. Gli interpreti, in particolare Pascal e Kirby, sono misurati, efficienti, talvolta persino travolgenti. Sequenze cult: il parto nello spazio, in assenza di gravità di Sue, e la forza con cui, mater dolorosa, si oppone alla poderosa offensiva del Vampiro intergalattico per impossessarsi di Franklyn, ribadendo con l’esempio che saranno le donne / le madri a salvare il mondo. Ah, il sequel è già programmato, come fanno intuire le inquietanti scene post credit. 

I FANTASTICI QUATTRO: GLI INIZI di Matt Shakman 
(Usa, 2025, durata 130’, The Walt Disney Company Italia) 

con Pedro Pascal, Vanessa Kirby, Joseph Quinn, Ebon Moss- Bachrach, Ralph Ineson, Julia Garner 
Giudizio: 3+ su 5 
Nelle sale

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