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I droni russi in Polonia «non per errore» dei sistemi gps. Varsavia: «Rischi reali per i nostri cittadini»

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KIEV – Alta tensione tra la Nato e la Russia. Nella notte i sistemi di difesa polacchi hanno abbattuto alcuni droni russi che avevano violato il suo spazio aereo durante una serie di vaste incursioni nei cieli dell’Ucraina occidentale. Non è la prima volta che i droni russi violano lo spazio aereo polacco dall’inizio dell’invasione voluta da Putin nel febbraio 2022, ma non era mai accaduto che il governo di Varsavia annunciasse di averli abbattuti in modo così pubblico e in coordinamento con i comandi della Nato.
  
I portavoce Nato hanno subito definito l’incursione russa un «atto d’aggressione», mentre il premier polacco Donald Tusk annuncia di essere in costante contatto con il Segretario generale dell’Alleanza, Mark Rutte.
I comandi aerei a Varsavia sostengono che i droni hanno «ripetutamente violato» lo spazio aereo nazionale, pare che fossero almeno una decina

I comandi specificano che l’azione è terminata all’alba. «Alcuni droni sono stati abbattuti. E’ in corso la ricerca per localizzare i loro rottami», spiega il comunicato militare. E aggiunge che particolarmente a rischio sono le regioni orientali di Podlaskie, Mazowieckie e Lublino. «Questo è un atto di aggressione e mette a rischio reale i nostri cittadini» commenta. 

I media polacchi riportano che è stato danneggiato almeno un palazzo a Wyrkyi, non sono segnalate vittime. La differenza con gli sconfinamenti precedenti sembra che nel passato venivano letti come errori nei sistemi gps dei droni russi, oggi invece pare fossero programmati per entrare in Polonia, sostengono fonti giornalistiche polacche. 

Il presidente ucraino Zelensky scrive sui social che «almeno 8 droni hanno preso di mira la Polonia nella notte» e denuncia che questa è un’azione molto pericolosa per l’Europa intera. In Ucraina sono segnalati vari danni, specie nella zona di Zhytomyr.
  
La mobilitazione polacca è senza precedenti dall’inizio della guerra in Ucraina. Tra le misure d’emergenza è stata anche la chiusura di quattro aeroporti, tra i quali quelli di Varsavia e Rzeszow.
  
Va aggiunto che cresce l’allarme nei Paesi Nato in Europa orientale sui confini con la Russia. Più volte in passato Varsavia ha mobilitato le proprie difese contro la minaccia dei droni russi. I media moldavi denunciano la campagna di disinformazione continua da parte dei blogger russi che intervengano attivamente per condizionare la campagna politica in vista delle elezioni parlamentari il 28 settembre. Anche i dirigenti dei Paesi baltici denunciano la «cyberwar» e le continue interferenze russe. Pochi giorni fa il ministro della difesa lettone ha detto al Corriere di considerare ormai le mosse russe «vere azioni di guerra».

10 settembre 2025

10 settembre 2025

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