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I cinesi di Cosco puntano ad entrare nella cordata di Aponte (Msc): obiettivo Canale di Panama

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La Cina preme per mettere un piede nell’operazione che dovrebbe portare 43 porti internazionali sotto il controllo di Til, controllata del gruppo Msc della famiglia Aponte con partecipazioni in 67 scali marittimi. Secondo il Financial Times, il colosso delle spedizioni via nave Cosco mira a ottenere una quota del 20-30% nella cordata che, al momento, è capitanata con il 70% da Til e partecipata dal fondo statunitense BlackRock e dal fondo di Singapore Gic rispettivamente con il 20% e il 10%.

Il consorzio

Il consorzio aveva già raggiunto un accordo per comprare per 23 miliardi di dollari i 43 porti da Ck Hutchison, conglomerato con sede a Hong Kong e attività in diversi settori fra cui la telefonia (è proprietario di WindTre). L’intesa è però stata bloccata dalle autorità cinesi che hanno avviato un’indagine Antitrust sull’affare. E hanno bollato la cessione dei porti come una resa da parte di CK Hutchison alle rivendicazioni del presidente americano Donald Trump sul canale di Panama.

Gli scali di Balboa e Cristobal

Fra i 43 scali oggetto della compravendita figurano infatti anche quelli di Balboa e Cristobal, posti alle estremità del canale di 82 chilometri su cui la Casa Bianca reclama il controllo a stelle e strisce. Nello schema iniziale, perciò, la maggioranza dei due porti panamensi sarebbe spettata a BlackRock, mentre Til-Msc avrebbe preso in mano gli altri 41 scali distribuiti fra Messico, Olanda, Australia, Pakistan ed Egitto. Benché tutti ne parlino, i due porti di Panama valgono solo il 4% dell’affare», aveva notato l’ad di BlackRock, Larry Fink. «Abbiamo comprato anche sei porti sul canale di Suez, ma nessuno se ne è accorto».

L’ostracismo della Cina

L’intervento di Pechino ha però bloccato tutto. «Saranno necessari cambiamenti nella composizione del consorzio e nella struttura dell’operazione per ottenere l’approvazione di tutte le autorità coinvolte», ha spiegato Ck Hutchison, assicurando che il negoziato con Msc, Blackrock e Gic sta proseguendo per consentire l’ingresso nella cordata di «un importante investitore cinese». Cioè di Cosco, società che gestisce già 39 porti nel mondo ed è il quarto spedizioniere marittimo per capacità dopo i francesi di Cma-Cgm (anche loro interessati all’affare), i danesi di Maersk e appunto il gruppo italo-svizzero Msc.

L’operazione allo studio

Secondo il quotidiano britannico, un’opzione allo studio prevede che Cosco si affianchi a Til-Msc nell’acquisto di tutti i porti tranne nei due di Panama che resterebbero sotto il controllo di BlackRock, assecondando il volere di Trump di ridurre la presunta influenza cinese sul canale. L’accordo fra le tre aziende potrebbe così comporre un contrasto geopolitico fra le due superpotenze.

9 agosto 2025 ( modifica il 9 agosto 2025 | 07:51)

9 agosto 2025 ( modifica il 9 agosto 2025 | 07:51)

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